Matuidi: "Il mio futuro alla Juventus. Eliminazione Champions momento nero"

Durissime le parole del centrocampista bianconero sul razzismo: "A Cagliari una delle giornate peggiori della mia vita"
Matuidi: "Il mio futuro alla Juventus. Eliminazione Champions momento nero"© LAPRESSE
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TORINO - "L'eliminazione ai quarti di Champions è stato il momento nero dell'anno, e ne vediamo oggi le conseguenze, visto che il nostro allenatore ha lasciato il club". Parole e musica di Blaise Matuidi: il centrocampista bianconero, intervistato da L'Equipe, fa il punto sulla stagione della Juventus, non senza un pizzico di rimpianto. "Avevamo i mezzi per fare meglio, ma non siamo riusciti ad essere lì al momento giusto. Tuttavia, abbiamo avuto colpi di reazione, come nell'ottavo di finale con l'Atletico. Abbiamo fatto la gara perfetta al ritorno e, in quel momento, pensavo veramente che saremmo andati in fondo. Poi, ci sono anche mancati giocatori importanti, come il nostro capitano Giorgio Chiellini che era infortunato".

"Ronaldo fa impressione"

Matuidi parla anche di Cristiano Ronaldo, esaltandone la voglia di vincere a tutti i livelli: "Cristiano Ronaldo è impressionante, ha sempre voglia di arrivare in alto, vuole sempre vincere anche in allenamento, non è contento quando perde e vi assicuro che non scherzo: è diverso da Ibrahimovic, i tratti della vittoria sono simili ma Cristiano è più lavoratore, anche se Ibra aveva alzato il livello anche da questo punto di vista. Cristiano ti pompa anche dopo, quando tutti cercano di riprendersi lui è al centro dell'allenamento e lo vedi mentre fa gli addominali e si pompa, ti sorprende".

"Sto bene alla Juve, il razzismo è una piaga"

Il francese non ha la minima intenzione di lasciare la Juventus: "Ho ancora un anno di contratto e l'opzione per una stagione in più, sto bene alla Juventus. La vita è fatta di lotte. E io adoro combattere, le sfide. Oggi sono il più felice del mondo. Ricordo che avrei potuto restare a Parigi se avessi voluto. Nessuno mi ha puntato una pistola alla testa Quest'anno ho giocato quasi tutte le partite e in un club come questo vuol dire qualcosa. La stagione è stata soddisfacente, abbiamo conservato il titolo di campioni". Durissime le sue parole sul razzismo: "A Cagliari ho vissuto uno dei momenti peggiori della mia carriera. Mi era già successo un anno fa nello stesso stadio, quest'anno la prima reazione è stata di fermare la partita. Non l'ho fatto perché c'è una partita, ci sono anche i miei compagni e non devo pensare a me stesso. Uscire dal campo vuol dire dare ragione a queste persone, e io non voglio. Devi indicarli e devono essere puniti, so che non sono così in 20.000 e la maggioranza non deve essere punita per pochi stupidi".


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