Marotta: «Icardi alla Juve? Per ora lo escludo»

L'ad nerazzurro ha ribadito che Mauro e Nainggolan non rientrano nel progetto di Conte e ha raffreddato anche le piste Barella, Dzeko e Lukaku: "Ci piacciono, ma bisogna trovare il giusto equilibrio tra domanda e offerta"
Andrea Ramazzotti
7 min

MILANO - Idee chiare sulla rosa attuale, ma anche sul mercato che nei prossimi due mesi dovrà completare la rosa a disposizione di Conte. Beppe Marotta ha parlato a fianco di Antonio Conte nella conferenza stampa di oggi pomeriggio nella sede nerazzurra, per la prima volta aperta ai giornalisti. Ma se l’ad non si è sbilanciato su Dzeko, Lukaku e Barella, ha ribadito la chiusura netta a Icardi e Nainggolan.

La conferenza stampa di Marotta

«Il primo risultato importante - ha iniziato - lo abbiamo raggiunto uscendo dal settlement agreement grazie all’impegno della proprietà e al management che ha lavorato in questi anni. Il presidente Steven Zhang, che inizia la prima stagione con questo ruolo, e noi due amministratori delegati abbiamo scelto gli uomini per il progetto e abbiamo abbracciato i valori di questa società: ogni traguardo in questa società è stato fatto perché sono stati abbracciati valori come il lavoro, la disciplina e il rispetto delle regole, ma anche perché ci sono state la cultura del lavoro e il senso di appartenenza alla maglia. Conte è stato un profilo che abbiamo accettato rapidamente tutti perché in lui crediamo. Quanto incide un allenatore in una società? Non so quanto possa incidere, ma secondo me un allenatore è fondamentale, ha una valenza forte, anche se va supportato dalla società. Lo conosco bene e vanno tenuti di conto i risultati che ha ottenuto non solo in Italia e non solo da allenatore. I suoi valori vanno estesi a tutta squadra e ci permetteranno di ottenere risultati in linea con il blasone della società».



Ha mai pensato di perdere Conte?
Ritenevamo che il profilo ideale fosse il suo. Questo senza nulla togliere a chi lo ha preceduto. Non abbiamo mai avuto dubbi perché Conte ha un profilo vincente. C’è stato un approccio formale e, dopo la fine del campionato, ci siamo incontrati. Il fatto che ci conoscessimo ha agevolato l’accordo anche su un progetto ambizioso.

Il grande obiettivo per l’attacco è Lukaku?
Siamo in una fase di mercato in cui i lavori sono in corso. Ausilio, che sta lavorando in maniera egregia ed è un giovane bravo direttore sportivo, sta cercando con me al suo fianco di allestire una squadra competitiva. Dobbiamo porci obiettivi ambiziosi, ma anche mantenere un determinato equilibrio finanziario. Vogliamo portare a Conte i giocatori che desidera, ma siamo ancora in una fase di cantiere. La fretta è cattiva consigliera: abbiamo le idee chiare, ma ci vuole pazienza perché gli obiettivi sono importanti. Ci vorrà pazienza anche da parte dell’allenatore.



Perché Icardi e Nainggolan non rientrano nel progetto?
Quando si definisce un progetto bisogna definire i profili dei giocatori. La società è arrivata a questa decisione sofferta. Non siamo sprovveduti e dobbiamo rispettare gli uomini e i giocatori che sono dei nostri asset che non intendiamo depauperare. Abbiamo deciso di fare così tutti insieme, senza mancare di rispetto a due professionisti. Non mancheremo di rispetto a loro, si alleneranno con noi perché ci sono dei diritti o dei doveri.

Icardi può andare alla Juventus?
In questo momento lo escludo perché non ci sono le condizioni. Il calciatore è protagonista del suo futuro perché la sua volontà è prioritaria. Finora però della Juventus neppure l’ombra.

Barella verrà all’Inter? E Dzeko?
Abbiamo letto le ambizioni di Giulini e Petrachi. Rispetto quello che hanno detto anche se non sono d’accordo con loro. Chi vende può fare il prezzo che vuole, ma poi il compratore può stabilire il valore del calciatore da acquistare. Sono dinamiche del calciomercato e bisogna avere pazienza. Esiste una congruità di valore sul mercato.

Dzeko però si è promesso all’Inter…
E’ una partita a scacchi. Non nascondo che Dzeko è un obiettivo. Il giocatore ha dato il suo assenso, ma c’è una società che detiene i suoi diritti sportivi. Noi ci muoviamo nel rispetto dei nostri parametri.

Se Icardi rimarrà all’Inter dopo il 2 settembre come sarà gestito?
Ne parleremo a fine mercato, ma lavoriamo per sistemare la situazione prima di quella data.

Alla Juventus ha vinto al secondo anno portando in panchina Conte. All’Inter alla seconda stagione ha fatto la stessa cosa. Succederà la stessa cosa?
Spero che l’obiettivo centrato sarà lo stesso…

Qual è la cosa all’Inter che più le ha dato più soddisfazione finora? Su cosa bisogna ancora lavorare?
Sono arrivato in punta di piedi e ho trovato un management di alto livello. E’ giusto alzare l’asticella e lavorare tutti insieme per riuscirci. Così faremo anche in futuro.

La scelta di Conte è nata dopo il caso Icardi?
Idea è nata nel momento in cui abbiamo valutato un futuro diverso e migliore. E’ stata la condivisione di un’idea da parte del presidente e del management.

Le piace uno scambio tra Icardi e Dybala?
E’ giusto che si parli di cose che si possono concretizzare. Ho conosciuto Dybala e so quanto vale ovvero è un ottimo giocatore. E’ utopistico ipotizzare uno scambio del genere, ma stiamo a vedere quello che succede. Prima di salutarvi voglio dare il benvenuto a Lele Oriali, il cui ritorno porterà giovamenti all’Inter. Siamo felici della scelta fatta insieme.


© RIPRODUZIONE RISERVATA