Sarri: "Inter-Juve? Non siamo favoriti. Higuain-Dybala dualismo positivo"

Così il tecnico alla vigilia del big match del Meazza: "Sono felice di andare in un grande stadio, per una grande partita, che non sarà decisiva per lo Scudetto. Conte è un grande allenatore"
Sarri: "Inter-Juve? Non siamo favoriti. Higuain-Dybala dualismo positivo"© ANSA
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TORINO - "Non si può dire che siamo favoriti. Domani troviamo una squadra forte, in salute e credo che in una singola partita non si può parlare di squadre favorite. Inter-Juventus per me è una sensazione che vale la pena vivere. Sono felice di andare in un grande stadio per una grande partita che sarà seguita da tutto il mondo". Il tecnico dei bianconeri Maurizio Sarri presenta così in conferenza stampa il big match tra le prime due della classe, in programma domani sera (domenica 6 ottobre) alle ore 21 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. "Si tratta di una squadra forte, solida. Quando hanno in mano la partita, sanno essere pericolosi. Quando difendono, sanno essere pericolosi in ripartenza: è una squadra pericolosissima", prosegue l'ex allenatore di Napoli e Chelsea.

Juve, Sarri: "Dualismo Higuain-Dybala è un aspetto positivo. Conte è un grande"

Quanto è difficile convincere Dybala a fare panchina ad Higuain o viceversa? "Non c'è da convincerli, ma da decidere. Poi è anche giusto che un calciatore che sta fuori sia arrabbiato, lo ritengo un aspetto positivo. Decidere fa parte del mio lavoro, non devo preoccuparmi. Fa parte del mio lavoro prendere decisioni". La sfida con Conte? "Io prima di una partita non penso di giocare contro un allenatore, ma contro una squadra. Conte è un grande allenatore. Per lui parlano i risultati, è uno degli allenatori più bravi al mondo e lo sta dimostrando anche all'Inter. Domani per me c'è solo una partita bellissima da giocare". Sulla prova di Bernardeschi da trequartista: "Ne ho parlato anche con Federico di questo aspetto. Penso che quello che ha fatto contro il Leverkusen sia un ruolo a lui adatto, ha fatto bene e l'ho visto in crescita. Se lui domani giocherà o no, preferirei che lo venga a sapere da me e non che lo legga su un giornale".

Sarri: "Inter-Juve non è decisiva per lo Scudetto"

Quanto conta in chiave Scudetto la sfida di domani? "Un numero vicino allo zero. Dopo ci saranno 31 partite da giocare. Io 3-4 anni fa, quando la Juve era a 10-11 punti dalla vetta, risposi che erano i favoriti. I giornalisti ridevano poi il campionato lo vinse la Juventus. In questo momento è importante andare a confermare la crescita della squadra e la capacità di giocare grandi partite. Dobbiamo dimostrare di saper uscire da San Siro con una buona prestazione. Se si pensa di sistemare la classifica a inizio ottobre, è un errore. Noi dobbiamo solo confermare i passi in avanti che stiamo facendo nel giocare un certo tipo di calcio. Se innalziamo il livello delle prestazioni, i risultati vengono più facilmente".

Juve, Sarri: "Allegri diceva che un allenatore deve fare pochi danni? È vero"

Serviranno più i muscoli o la qualità? "Noi dobbiamo concentrarci sulla prestazione e ognuno di noi la prestazione la valuta sulle basi del calcio che sa giocare. Si parla sempre di fame, di voglia ma io credo che queste siano qualità insite in un professionista. Dovremo provare a imporre il nostro calcio con qualità, poi sarà la partita a dirci se siamo capaci di adattarci ad altre situazioni che a volte si verificano in campo". Allegri spesso diceva che il miglior allenatore è quello che fa meno danni possibili. Lei è d'accordo? "A me piacciono le formazioni molto caratterizzate, con un modo di giocare preciso. Poi un allenatore sceglie 100 cose diverse al giorno e gli errori fanno parte del gioco. Farne pochi è una buona capacità".

Inter-Juve, Sarri: "Una sconfitta significherebbe -5? La classifica ad ottobre non deve condizionarci"

Qual è la miglior arma contro una difesa a 3 molto fisica come quella dell'Inter? "Credo sia conveniente avere un attaccante che sta bene, mentalmente e fisicamente. Poi ognuno gioca in base alle sue caratteristiche. I numeri ci dicono che oggi affrontiamo la difesa più forte del campionato, per qualità dei difensori e perché la squadra difende con l'atteggiamento giusto. Penso che l'Inter sappia difendere da squadra, solida. Vediamo chi sta meglio e poi vediamo come poterli attaccare. Se perdiamo andiamo a -5? Se una classifica a inizio ottobre ci crea un impatto psicologico, vuol dire che psicologicamente non siamo pronti per fare grandi cose". 


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