Juve, Buffon: “Ancelotti è l’allenatore al quale devo di più. E su Conte…”

Parole al miele per i due tecnici da parte del portiere bianconero: “Carlo mi fece scalare le gerarchie. Antonio? Capisco i nostri tifosi ma lui va stimato a prescindere per tutto ciò che ha dato al club”
Juve, Buffon: “Ancelotti è l’allenatore al quale devo di più. E su Conte…”© Juventus FC via Getty Images
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"Conosco Sarri da cinque mesi ma posso dire già che è l'allenatore più pignolo che abbia avuto”. Gigi Buffon ripercorre la lista di tutti i tecnici avuti in carriera, da chi lo ha fatto esordire a chi invece lo ha fatto diventare grande. “Ulivieri e Allegri sono stati i più simpatici - dice al Festival dello Sport di Trento -. Scala è stato il più serio, lo percepivo il padre-padrone di quel Parma, Ancelotti l'allenatore al quale devo di più: se Scala ha avuto la follia di farmi esordire giovanissimo, Carlo la fece più grande e dopo due mesi dal suo avvento mi fece scalare le gerarchie e mi mise davanti a Bucchi, che era un portiere della Nazionale. Divenni titolare dopo cinque-sei partite e quella è stata la mia consacrazione". Sul suo rapporto con Chiellini, Bonucci e Barzagli: "Voglio loro bene, ci lega un rapporto speciale. Con loro nessuna impresa sembra impossibile".

Buffon e il rapporto con Conte

Conosco alla perfezione la persona e il professionista, non potrò mai muovergli un appunto o una critica". Buffon spende parole al miele per Antonio Conte, criticato da parte della tifoseria bianconera per il passaggio sulla panchina dell'Inter. “È un uomo di una professionalità e correttezza verso i giocatori, veramente dà tutto se stesso e la notte non dorme se la squadra non mette in campo quello che richiede - spiega il portiere bianconero - Capisco il tifoso della Juve che possa esserci rimasto male ed è un sentimento giusto, ma deve anche partire dal presupposto che uno come Antonio va stimato a prescindere perché per la Juve ha dato tutto se stesso, ottenendo dei risultati. Le scelte professionali che uno fa possono essere discutibili ma ricordiamo quanto ha dato alla Juve, avendo anche ricevuto molto, come è capitato a me".

Buffon: “Senza il Psg avrei smesso”

"Se non ci fosse stato il Paris Saint Germain avrei smesso di giocare. Dopo questa esperienza magnifica, ho pensato che la chiusura di carriera con i miei compagni, tifosi e dirigenti di sempre fosse più importante di un mio desiderio di ributtarmi in un'altra sfida - sottolinea ancora il campione bianconero - C’è stata l'occasione per andare altrove ma ho accettato un ruolo diverso e la soddisfazione è nel vedere i compagni stupefatti quando riesco ancora a fare grandi parate".

Buffon: “Alla Juve anche per Ronaldo”

"Ma che cavolo di gol mi ha fatto? Nonostante la frustrazione non potevo non riconoscere un gesto incredibile - prosegue Buffon ricordando il gol in rovesciata subito da Cristiano Ronaldo a Torino in Champions League. Il portiere racconta poi lo scambio di battute avuto con CR7 subito dopo il gol. "Io gli chiedo, ma quanti anni hai? E lui mi ha risposto: '33, non male vero?’”. Ora Cristiano Ronaldo è un suo compagno di squadra alla Juve. "Dopo aver fatto l'anno a Parigi e aver giocato con due futuri Palloni d'Oro come Neymar e Mbappé, al capolinea della mia carriera ho avuto la fortuna di giocare anche con Ronaldo. È un modo di misurarsi, perché giocare con i migliori ti fa capire quello che sei. Fra i motivi del mio ritorno alla Juve c'è anche la possibilità di giocare con lui. È un ragazzo davvero a modo, parliamo spesso ed è stata una grande scoperta", ha dichiarato il portiere della Juve. Sulla possibilità di Ronaldo di vincere di nuovo il Pallone d'Oro, Buffon ha concluso: "Glielo auguro tantissimo, perché se dovesse farcela vorrebbe dire che la Juve avrebbe vinto qualcosa di importante in Europa. Io l'ho solo sfiorato qualche volta, ma per un portiere è difficilissimo”.


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