Sarri: «Lazio, vogliamo la rivincita»

Il tecnico della Juventus può vincere il primo trofeo italiano dopo tanta gavetta e il trionfo in Europa League della scorsa stagione sulla panchina del Chelsea. "Subiamo troppi gol? Mica ne prendiamo uno ogni 5'... Stiamo migliorando e mi diverto vedendo la squadra giocare. Vuol dire che stanno mettendo in pratica quello che chiedo loro".
Sarri: «Lazio, vogliamo la rivincita»© Getty Images for Lega Serie A
Andrea Ramazzotti
4 min

INVIATO A RIYAD - Maurizio Sarri sogna il suo primo trofeo su una panchina italiana e contro la Lazio non vuole assolutamente sbagliare. A King Saud University Stadium domani la sua Juventus intende prendersi la rivincita dopo il ko subito all'Olimpico contro i biancocelesti due settimane fa, ma punta soprattutto alzare la prima coppa della stagione.

Sarri, questo è il secondo obiettivo in termini cronologici dopo la qualificazione agli ottavi di Champions. Come arriva la Juventus a questo appuntamento? E' più avanti o più indietro rispetto a come credeva?
Non so se siamo più avanti o più indietro, ma in allenamento e in partita mi sto divertendo e questo vuol dire che la squadra sta giocando il calcio che gli ho proposto. Abbiamo ancora tanti difetti, ma ci stiamo lavorando sopra e ho la sensazione che li possiamo risolvere. Ponendoci come obiettivo la perfezione saremo sempre scontenti ed essendo scontenti avremo sempre le motivazioni per migliorare.

Perché cambia così spesso la formazione?
Noi stiamo giocando con grande continuità e abbiamo perso solo una sola partita delle ultime 23. Veniamo da due gare nelle quali abbiamo fatto un ottimo primo tempo e da una ripresa nella quale ci siamo allungati un po' di più, ma questo fa parte del percorso e del modulo che è molto dispendioso per diversi ruoli. Ci sta nel finale di essere meno lucidi e che non riusciamo a mantenere la giusta distanza tra i reparti.



Crede che i calciatori siano come i cavalli? Crede che come ha detto Allegri gli schemi contino poco? 
Spero solo che non se ne accorgano i presidenti sennò ci diminuiscono gli stipendi... E' giusto che l'allenatore non stravolga le caratteristiche dei singoli, ma credo sia giusto anche che dia un'organizzazione precisa alla squadra. 

Può schierare il tridente dal 1' anche contro la Lazio?
Non lo so. Ieri c'erano ancora giocatori stanchi dopo Genova: se la situazione è migliorata, non vorrei cambiare molto rispetto a mercoledì, altrimenti... 

Questa partita che può darle il primo trofeo italiano, la sente più di altre?
La sento in maniera normale perché lo scorso anno ho fatto 3 finali. C'è un trofeo in palio ed è una gara alla quale tengo. Abbiamo bisogno di grandi motivazioni e la partita persa in campionato ci può dare grandi motivazioni.

Da uomo attento alla politica, venire qua è un passo avanti o un passo indietro?
Non mi interessa. Ho smesso di seguire la politica anni fa, la politica sportiva mi interessa ancora di meno. Per quel che riguarda il calcio sono tradizionalista, ma sono anche aperto alle novità.

Come stanno gli infortunati?
Chiellini fino a febbraio non sarà disponibile, De Sciglio sta bene e pure Szcz?sny è rientrato in gruppo.

Perché la Juventus ha subito tanti gol ultimamente?
Non subiamo un gol ogni 5'... Stiamo facendo degli errori. Prendiamo gol quando siamo bassi, mentre non succedere quando cerchiamo di difendere alti, anche rischiando qualcosa di più. E' una cosa che mi resta difficile da capire e vuol dire che dobbiamo lavorare ancora.

Se la Lazio domani vi batterà anche domani, il risultato può cambiare anche l'equilibrio in campionato?
Questa è una parttia secca e conta per la Supercoppa, il campionato è un'altra storia. La Lazio è forte, ancora più pericolosa in una gara secca, ed è incredibile che lo scorso anno non sia arrivata in Champions perché ha un centrocampo fortissimo, uno dei migliori d'Italia, e un attaccante come Immobile da 17 gol in 16 giornate. Non credo però che il risultato della Supercoppa influirà sui prossimi 6 mesi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video