Cristiano Ronaldo furioso dopo la Supercoppa: ecco cosa è successo

Il portoghese non ha digerito il ko contro la Lazio e al momento della consegna della medaglia d'argento alla Juve se l'è subito sfilata dal collo. Non ha neppure salutato l'ad della Lega De Siervo
Cristiano Ronaldo furioso dopo la Supercoppa: ecco cosa è successo© AFPS
Andrea Ramazzotti
4 min

Il supereroe ha un dna umano e anche a lui ogni tanto… può capitare di perdere. Al King Saud University Stadium è stato il migliore della Juve e ha propiziato con il suo sinistro respinto da Strakosha il momentaneo pareggio di Dybala, Cristiano Ronaldo non è stato sufficiente ai bianconeri per portare a Torino la Supercoppa italiana, la seconda di fila dopo quella alzata al cielo di Gedda a gennaio. Non era certo il trofeo che si è assegnato a Riyad l’obiettivo primario della stagione della Signora e dell’ex fuoriclasse del Real Madrid, ma la sconfitta non ha fatto piacere al portoghese che, ricevuta al momento della premiazione la medaglia d’argento per il secondo posto, se l’è subito tolta dal collo e scuro in volto se n’è andato dal palco senza neppure stringere la mano all’ad della Lega De Siervo. CR7 non è abituato a perdere, tanto meno nelle finali. Lo dicono i numeri della sua carriera. E quando succede come domenica, non è mai di buon umore (eufemismo). L’Arabia l’ha lasciata senza aprire bocca e le vacanze natalizie, che state certi non trascorrerà in completa inattività, non le vivrà con la serenità che lo avrebbe contraddistinto se avesse messo in bacheca il trofeo numero 32 della carriera tra club e nazionale.

Ronaldo furioso dopo la Supercoppa

Tutti sanno che il 5 volte Pallone d’Oro con le finali ha un rapporto tutto suo: sono il territorio di caccia del campione di Madeira e siccome non ne perdeva una da quella di Supercoppa spagnola del 2014 contro l'Atletico Madrid, lo schiaffo gli ha fatto ancora più male. In questi quasi 5 anni e mezzo, per la precisione 64 mesi, ne aveva giocate 11 (la finale di Supercoppa europea del 2016 vinta dal Real contro il Siviglia l’ha vista dalla tribuna complice l’infortunio a Euro 2016) e in tutte era uscito vincitore. La dodicesima gli è risultata fatale nonostante anche stavolta lui abbia fatto tutto il possibile per essere decisivo: dribbling, impegno, conclusioni e incitamenti ai compagni. Gli è mancato il gol, che sarebbe stato il ventesimo in 29 finali. Spera di segnarlo nella numero 30, a Istanbul il 30 maggio quando in palio ci sarà la Champions League.

Ronaldo e la voglia di Pallone d'Oro

Da gennaio però c’è da scommetterci che Ronaldo tornerà ancora più motivato. Vuole che il prossimo sia il suo anno, quello in cui conquisterà il sesto Pallone d’Oro e può riuscirci solo se giocherà una grande Champions con la Juventus e un Europeo super con il Portogallo. Si è messo in testa di vincere e segnare, senza cambiare squadra perché a Torino è felice e ha ancora due anni e mezzo alla fine del suo contratto. Come assicurato dal suo agente, Jorge Mendes, non pensa a un addio all'Italia e nelle prossime finali, ancora in bianconero, il risultato deve essere diverso da quello di Riyad.


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