“Cristiano Ronaldo dimostra che un solo giocatore non risolve i problemi, Chiellini non è più un ragazzino, bisogna ricostruire su altre basi”. La ricetta per tornare al successo è di Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juve dal 2006 al 2009, che non ha risparmiato una stoccata a Miralem Pjanic. “Ho detto che mi sembra un po' una "mozzarella", vedi il passaggio molliccio contro il Verona, sembrava rinvigorito e invece è tornato ad essere un giocatore anche stanco, forse avrebbe bisogno di qualche turno di riposo. Il centrocampo è un problema che deve essere risolto”.
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Cobolli Gigli: “Alla Juve problemi di comunicazione”
"Io che sono sempre stato critico non vorrei sparare sulla Croce Rossa, è un momento complicato, anche per parte tecnica. Paratici prima dell'ultima partita ha detto che Dybala è il nostro miglior giocatore ma allora spieghi perché questa estate voleva venderlo - ha continuato Cobolli Gigli a Radio Sportiva -. Nedved confermò Allegri poi ci fu esonero una settimana dopo e lui non partecipò neppure alla conferenza di addio. C'è un problema di comunicazione, ci vuole coerenza. Sarri ha peccato di ingenuità chiedendo aiuto, in primo luogo il problema è psicologico ma anche i tifosi che fino a due settimane fa erano con lui non possono scaricarlo subito”.
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Cobolli Gigli: “Agnelli prenda in mano la situazione”
“Pensare che i giocatori siano stanchi di vincere è drammatico riflettendo sugli investimenti della società: la famiglia Agnelli ha fatto un'operazione rischiosa ma giusta, i calciatori però devono essere determinati. Il presidente è un ottimo comunicatore, forse l'unico, magari è necessario che prenda in mano la situazione e cominci a farsi sentire. Forse i giocatori ne hanno bisogno".