Juve, Sarri: la Champions è un macingo, non può sbagliare 

Momento clou, dopo le difficoltà arrivano gli esami importanti. Lo scudetto e due coppe: conta soltanto vincere Il tecnico lo sa e si butta dentro un mese decisivo
Juve, Sarri: la Champions è un macingo, non può sbagliare © Getty Images
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Sarri va all-in. Tre obiettivi, una sola missione: vincere. Il primo momento della verità è alle porte, per la Juve ma anche per il tecnico, che si gioca il futuro. Il mese che porta alla pausa di fine marzo per le Nazionali dirà moltissimo sui traguardi che i bianconeri inseguono e su ciò che sarà del Comandante. Scudetto-Champions League-Coppa Italia, otto partite in ventotto giorni, tutte d’un fiato, senza possibilità di sbagliare. I jolly, infatti, la capolista se li è già giocati: la Supercoppa italiana svanita prima di Natale e poi le sconfitte in campionato con Napoli e soprattutto Verona. Non sono più ammessi passi falsi, non si può più sbagliare. Maurizio Sarri lo sa, è nell’occhio del ciclone specie dopo il crollo del Bentegodi che ha accresciuto i dubbi e gli interrogativi. Le prove successive contro Milan e Brescia non hanno aiutato a diradare le nubi, anzi: da salvare in entrambi i casi c’è solo il risultato e poco altro. Il processo di “sarrizzazione” della Juve è più faticoso del previsto e forse mai si compirà nel senso in cui ci si attendeva, come riconosciuto dallo stesso tecnico: «La Juve non giocherà mai come le mie squadre del passato, ha altre caratteristiche e io sto cercando di adattarmi. Se si cerca un’organizzazione collettiva, qui non la si vedrà mai».

Un'altra strada

Servono altre vie, quindi, altre specificità per far viaggiare la macchina bianconera ad altissima velocità. Ronaldo in stato di grazia è l’assicurazione sulla vita, la crescita di Dybala non può che far sorridere ed essere di buon auspicio, così come il ritorno di Chiellini metterà un lucchetto ad una difesa incredibilmente perforabile come mai negli ultimi anni. Ma l’impatto del capitano servirà in maggior misura per far ritrovare al gruppo lo spirito che ha contraddistinto questo ciclo vincente: solidità mentale, ferocia agonistica, motivazioni a mille. Tutti elementi che sono spesso mancati fi nora e che storicamente hanno fatto la differenza nei trionfi juventini.

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