Cristiano Ronaldo diventa allenatore: il retroscena all'intervallo di Lione-Juve

L’analisi condivisa con Dybala sui limiti della squadra a Lione e le esortazioni per Cuadrado. E a Pjanic: «Gioca più veloce»
Cristiano Ronaldo diventa allenatore: il retroscena all'intervallo di Lione-Juve
3 min

Chiamatelo (anche) mister. Alla faccia di chi lo immagina silenzioso e sconsolato, Cristiano Ronaldo non si arrende. E se necessario si fa sentire, sostituendosi pure a Maurizio Sarri nel dare indicazioni ai compagni di squadra, provando a invertire la rotta. È successo proprio questo a Lione durante l'ultima partita di Champions League. Dopo un primo tempo che peggiore non poteva essere, con il fuoriclasse portoghese forse unico a salvarsi insieme a Matthjis de Ligt, ecco che ci ha pensato CR7 a catechizzare la squadra. Non solo a spronarla o a caricarla, ma proprio a dare o ridare indicazioni su cosa fare dopo 45' in balia del Lione.

Cristiano Ronaldo diventa allenatore

Sono le telecamere di Rmc Sport ad aver svelato cosa è avvenuto nel tunnel prima del rientro in campo, grazie a un servizio dedicato alla notte francese di Ronaldo, immagini diventate ben presto virali. A colloquio con Paulo Dybala il portoghese ha dapprima cercato l'appoggio del compagno di reparto: «Il centrocampo non ci accompagna, siamo soli», dice CR7. «Non la prende nessuno», ribadisce a sua volta la Joya. «Anche sulle seconde palle, niente», completa il ragionamento Ronaldo. Per poi passare a scuotere altri compagni, quantomeno quelli che dovrebbero sostenere gli attaccanti. Si comincia con Juan Cuadrado, terza punta sulla carta e a Lione forse solo su quella: «Tu devi puntare di più verso la porta». E ancora nei confronti di Miralem Pjanic, nel bene come nel male polso dello stato di salute di tutta la Juve: «Più veloce». Che poi è quello di cui si è lamentato sostanzialmente lo stesso Sarri. 

Leggi l'articolo completo sull'edizione del Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video