Coronavirus, Bonucci: "Non è così male restare a casa, è come tornare bambini"

Il giocatore della Juventus ha pubblicato un pensiero su Instagram: "La quarantena mi ha permesso di fare cose che prima non avrei potuto fare"
Coronavirus, Bonucci: "Non è così male restare a casa, è come tornare bambini"
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TORINO - Leonardo Bonucci, in un lungo post su Instagram, ha raccontato le sue sensazioni in questo delicato momento di quarantena per fronteggiare l'epidemia del coronavirus: "Ho apprezzato e ringraziato questa quarantena perché ho potuto fare quello che non avevo mai potuto fare prima: tornare bambino e giocare in cortile con mio figlio. Restare a casa non è poi così male". Il difensore della Juventus ha poi proseguito: "Quel tempo che abbiamo sempre detto di non avere, oggi ci è stato donato. Non sprechiamolo a lamentarci ma viviamolo facendo quello che abbiamo sempre rimandato perché dicevamo di non avere tempo".

Bonucci e il suo pensiero sulla quarantena

In un certo senso quindi la sosta forzata ha permesso a Bonucci di trovare dei lati positivi, come ad esempio rivivere i vecchi tempi: "Quelli di Noi da piccoli, le partite infinite nel cortile di casa. Quando scendevi per primo e aspettavi che arrivassero tutti gli altri, ti mettevi lì e cominciavi a giocare a battimuro. Volevi essere più preciso e miravi quel buco che c'era sulla parte di muro che avevi deciso fosse tua amica e poi piano piano cominciavano ad arrivare tutti gli altri. Iniziava la Finale di Coppa del Mondo del cortile. Ieri con Lorenzo ho avuto la fortuna di rivivere il passato, quel passato che nessuno dimenticherà mai. Mentre fuori c'è chi che sta combattendo la propria battaglia. Mentre fuori ci sono tutti coloro che salvano vite e ai quali bisogna soltanto dire grazie ed essere orgogliosi e fieri di questi eroi".


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