Juve, Douglas Costa: “Sapevamo che il Coronavirus avrebbe influito sui nostri guadagni"

Così l'esterno ex Bayern: "Il club non è responsabile della pandemia, non aveva una palla di vetro e non poteva sapere che tutti gli sport si sarebbero fermati"
Douglas Costa© Juventus FC via Getty Images
2 min

PORTO ALEGRE (Brasile) - "Stiamo aspettando che la situazione in Italia migliori. Saremmo dovuti tornare il 3 aprile, ma ho parlato con il capitano (Giorgio Chiellini) e ha detto che saremo di ritorno il 15 o il 20, se tutto va bene. È tutto molto confuso. Al momento sono a casa con la famiglia. È bello poter stare un po' con la famiglia. E solo con loro perché non puoi stare con nessun altro". L'esterno della Juventus Douglas Costa, intervistato da Esporte Interativo, parla dell'emergenza Coronavirus e dello storico accordo tra il club bianconero ed i propri dipendenti per il taglio dello stipendio: "Non so quando ci verrà detto di tornare. Al momento non stiamo lavorando, ma ci stiamo allenando. La questione dello stipendio è complicata perché quando chiedi i soldi ad un giocatore, il giocatore si lamenta. Qui abbiamo discusso di tutto l'uno con l'altro e sapevamo che in qualsiasi momento la situazione poteva peggiorare e che avrebbe influito anche sui nostri guadagni. Ne siamo consapevoli, è una cosa che riguarda tutte le squadre ed il nostro club non è da biasimare, non è responsabile del virus. Nessuno aveva una palla di vetro per sapere che sarebbe successo e che tutti gli sport si sarebbero dovuti fermare, non solo il calcio". Infine, su come finirà la stagione: "Non so se continuerà. È possibile che venga assegnato lo Scudetto alla prima in classifica, oppure che sarà possibile terminare il campionato".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video