Dybala: "Felice alla Juve. Rinnovo? Non dipende da me"

L'attaccante argentino ammettere: "Mi volevano United e Psg. Il Barcellona? È un club straordinario e con Messi lo è ancora di più, ma anche noi siamo una squadra incredibile, gioco con Buffon e Cristiano Ronaldo"
Dybala (dal Palermo per 40 milioni)© ANSA
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TORINO - Paulo Dybala, a pochi giorni dal ritorno in campo dopo lo stop per il Coronavirus, in un'intervista alla Cnn ha  parlato di razzismo, del Barcellona e del rinnovo di contratto con la Juve (scadrà tra un anno e mezzo). Poi la Joya ha rivelato di essere stato vicino a lasciare Torino, con diversi club che gli hanno fatto la corte. 

Dybala: "Uniti contro il razzismo"

"Non è stato facile per Kean, ho avuto anch'io esperienze in varie situazioni di razzismo con altri compagni della Juventus, in altri stadi. Alcuni stadi italiani hanno un certo razzismo contro i calciatori, è successo anche a Mario Balotelli, a Pjanic in una partita contro il Brescia. Credo che le punizioni qui debbano essere più severe. Altrimenti saremo noi calciatori a prendere le misure a disposizione affinché questo non continui, perché stiamo parlando di uno dei più grandi campionati del mondo, dove milioni di persone stanno guardando e se guardano episodi di razzismo senza vedere conseguenze, le persone si sentono giustificate e continuano a farlo. Le persone che possono agire, devono farlo. Sicuramente in beve tempo i calciatori prenderanno provvedimenti. Com'è successo tante volte in passato, qualcuno ha deciso di lasciare il campo o di non giocare. Per me è una decisione perfetta, è qualcosa che non dovrebbe accadere in un paese. Se la federazione, in questo caso quella italiana, non decide di fare nulla, i giocatori devono essere i primi a reagire. O, come fatto anche dagli arbitri in passato, fermare la partita così queste persone non continuano a commettere quel crimine. Certe volte è difficile mettersi nei panni di qualcuno che ha sofferto episodi di razzismo, quando poi tu non l'hai mai vissuto. Non puoi perché non conosci la sensazione. Sai però cosa si tratta quando capita a un tuo compagno, non solo per il colore, ma anche per il paese da cui arriva. Per fortuna, la mia famiglia mi ha educato in maniera diversa e riesco a rispettare le persone per quello che sono, per il loro modo di pensare e non per come sono vestiti, da dove vengono o il colore della pelle. Credo che ognuno dovrebbe crescere così, ma ovviamente non è questo il caso. Qui non solo le persone devono combattere il razzismo, ma dobbiamo essere uniti, come società".

Sull'episodio di Kean a Cagliari

La Joya riavvolge poi il nastro e torna all'episodia di Cagliari, quando Kean fu oggetto di insulti razzisti da parte del pubblico di casa. Bonucci parlò di 50% di colpa del ragazzo: "Ai tempi, non c'erano le parole giuste per quanto accaduto. Devi essere molto cauto quando parli di certe cose, portare il giusto messaggio che vuoi dare. Spesso le parole sono prese male dal contesto. Certamente entrambi, allenatore e calciatore, possono imparare da certe cose. Conosco Bonucci e Allegri così bene da credere che non abbiano pensieri razzisti. Forse non è uscita bene la frase... ripeto: dobbiamo combattere il razzismo".?

Dybala: "Sembrava che la Juve non mi volesse più. Mi hanno cercato diversi club"

"Sì, un anno fa sembrava che la Juve non volesse più contare su di me e mi facesse fuori. Sono stato contattato, c’erano alcuni club interessati perché il club non voleva più tenermi nella propria rosa durante la scorsa estate. Avevo regalato tanti bei momenti alla Juve e non era giusto che finisse in quel modo. Posso confermate che le proposte non sono mancate. Tra questi ho avuto offerte dal Manchester United e dal Tottenham, poi è arrivato anche il Paris Saint-Germain. Non ho parlato direttamente con loro, ma ci sono state conversazioni tra i club. Ad ogni modo, la mia intenzione era di restare. Non avevo vissuto un anno positivo, quindi non volevo andarmene lasciando un brutto ricordo. Quindi ho comunicato la mia intenzione di restare, ho lavorato sodo per migliorare. Ovviamente non è stato facile, perché le intenzioni della Juventus erano diverse. Poi il mercato è terminato e l’arrivo di Sarri mi ha fatto crescere molto. La squadra ha iniziato a giocare molto meglio e questo ha aiutato. Fino ad oggi ho disputato un’ottima stagione".

Dybala sul rinnovo

"Al momento non c'è nulla, davvero. Ho ancora un anno e mezzo di contratto, che non è molto, e capisco che con tutto quello che è successo (Coronavirus, ndr) non è facile per il club, ma altri giocatori hanno anche rinnovato. Quindi aspettiamo. Ovviamente sono un giocatore di questo club e sono felice di essere qui. La gente mi ama molto e io ricambio. Ho un grande affetto per il club e le persone qui, ho un buon rapporto con il mio presidente e sicuramente a un certo punto verranno a parlare. O forse no, non lo so. A un certo punto potrebbe esserci il rinnovo, ma dipende dalla Juventus".

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