Marmorini e il retroscena su Sarri: "Prima non era un esteta del gioco"

Il racconto dell'ex centrocampista, pilastro del Sansovino con cui il tecnico Juve ha conquistato finora l'unico trofeo in Italia
Marmorini e il retroscena su Sarri: "Prima non era un esteta del gioco"
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TORINO - Il primo, e finora unico, trofeo italiano di Maurizio Sarri è datato stagione 2002-2003. Il Comandante era al timone del Sansovino, squadra di Monte San Savino (Arezzo), che guidò al successo nella coppa Italia di Serie D. «Fu il coronamento di un meraviglioso percorso di crescita dalla Eccellenza alla C2, un triennio di soddisfazioni e successi» racconta Simone Marmorini, centrocampista di quella formazione. «Una specie di Allan o di Matuidi…» sorride. «Era chiaro a tutti che Sarri fosse una persona non comune, non banale, sopra la media. capace di incidere, che ti segna, in campo e dal punto di vista umano». Marmorini ora allena la Sinalunghese, in provincia di Siena, seconda in Eccellenza: «Da Sarri ho appreso la capacità di elaborare e trasmettere un metodo e grande cultura del lavoro. In quegli anni ho avuto come allenatore anche Loris Beoni, che ora fa parte del suo staff. Allora il suo modulo era il 4-2-3-1, il palleggio non era la caratteristica principale. Adesso Sarri ha dato anche qualità estetica al gioco, che è molto moderno e non può fare a meno del vertice basso davanti alla difesa».


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