La Juve vince ma naviga a vista: ecco i problemi di Sarri

I “fantasisti” si esprimono solo a intermittenza, il centrocampo non ha le geometrie sarriane e la panchina non dà la svolta. Però i tre trofei sono ancora alla portata
La Juve vince ma naviga a vista: ecco i problemi di Sarri© Juventus FC via Getty Images
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L’anomalia della Juventus 2019-2020 è la sua precarietà vincente, cioè il paradosso di chi sta davanti offrendo un’immagine mai completamente positiva. Madama continua ad avanzare - mercoledì, nella finale di Coppa Italia, ha il primo match point di questo nuovo inizio - eppure dà l’impressione di navigare a vista. La partita con il Milan è in linea con tante altre prove di prima della serrata di marzo. E soprattutto con l’altalena di prestazioni che ha contraddistinto l’anno sociale. La Juventus che, all’ultima uscita, aveva annichilito l’Inter dell’ex amico Antonio Conte imponendo solidità e genialità, ricomincia non riuscendo a battere il Milan, per quasi tutta la partita in dieci uomini. Siamo qui a discuterla e a tenere sotto esame Sarri che, da napoletano per calcio e nascita, sa che gli esami non finiscono mai, ma anche che può ancora vincere tutto.

Gli attaccanti non riescono ad incidere

Gli atipici della Juventus hanno mancato l’appuntamento con il gol e con una prova convincente. Cristiano Ronaldo e Dybala sfuggono a ruoli e catalogazioni, come tutti i fenomeni. Infatti non possono avere un orizzonte definito, ristretto, considerazione che angoscia Sarri. Eppure, abbiamo visto CR7 giocare da centravanti con una continuità raramente esibita. Era l’idea iniziale di Sarri che era volato perfino in Grecia, raggiungendo il portoghese in vacanza, per chiedergli di entrare in quel ruolo. E fino al rigore, Ronaldo, dentro l’area, ha portato lo scompiglio. Poi il palo dal dischetto e l’espulsione di Rebic hanno scombussolato strategia e intenzioni. Dybala che ai mesi di inattività ha aggiunto anche l’attacco subito dal virus, ha combinato qualcosa di più, ma nessuno dei due è arrivato a scalfi re la partita. Anche Douglas Costa, che Sarri considera centrale nel suo progetto, riesce a esprimersi solo a intermittenza. Il dato che accomuna tutti questi attaccanti, nelle loro diverse forme e manifestazioni, è che se tutti restano a secco, Madama fa fatica a mutare il risultato. 

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