Juve-Napoli, Agnelli potrebbe ricusare Sandulli: ecco il motivo

Polemiche per una frase sfuggita in radio sulla partita non giocata
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Il giorno dopo la sconfitta a tavolino e il punto di penalizzazione assegnati dal giudice sportivo al Napoli per non essere andato a Torino a giocare il match contro la Juventus, il “caso” è tutt'altro che chiuso. Aurelio De Laurentiis è intenzionato ad andare avanti e a presentare ricorso alla Corte Sportiva d’Appello della Figc e la “battaglia” di fronte alla corte del presidente Piero Sandulli, ufficialmente non ancora iniziata, in realtà sotto traccia già infuria. Perché? Lunedì 5, commentando a Radio Punto Nuovo la vicenda Juve-Napoli, lo stesso Sandulli aveva cercato di essere prudente («Se la questione non verrà risolta dal giudice di primo grado, l’iter vedrà una delle due squadre appellarsi alla Corte Sportiva e a quel punto prenderemo le carte e valuteremo in merito. Non posso dire o opinare altro»), ma si era fatto sfuggire una frase che adesso può portare a polemiche e magari... ad altro: «Spero si trovi una soluzione, con il protocollo e tutto, perché non bisogna lasciare che la classifica venga scritta dal Covid».

La Juve ricusa Sandulli?

Sandulli è un “luminare” della giustizia sportiva italiana visto che se ne occupa dal 1996. Tra i tanti processi nei quali ha avuto un ruolo di primo piano c'è Calciopoli (emise la sentenza d'appello). E' chiaro però che la frase «non bisogna lasciare che la classifica venga scritta dal Covid» non può lasciare tranquilli soprattutto a Torino e dintorni. Agli occhi di un profano, di qualcuno che non conosce la carriera e lo spessore di Sandulli, potrebbe suonare come il preludio alla volontà di far giocare la partita perché il campionato sia deciso dal campo.

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