Agroppi contro la Juve sul caso Suarez: "Meritano una stangata, credono che i giudici siano degli scemi"

Le parole dell'ex granata: "L'Università? Quando la Juve ha chiesto il favore, si sono subito messi subito a disposizione"
Agroppi contro la Juve sul caso Suarez: "Meritano una stangata, credono che i giudici siano degli scemi"
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"Indagine sulla Juventus? Non ci volevano mica gli scienziati per capire quello che era successo. Ma, perché non ammettono la colpa? Pensano che i giudici siano degli scemi, che tutti gli italiani siano degli scemi. Erano in difficoltà, ma ci prendono per fessi.". Sono le parole dell'allenatore e giocatore del Torino Aldo Agroppi a Radio Punto Nuovo sul caso Suarez.

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"Meritano una stangata"

"Inasprirei le pene - prosegue l'ex centrocampista granata -: è stata una furbata, meritano una stangata se non ammettono. La Juve detiene il potere, gli Agnelli sono importanti, la Juventus è difficile che non vince nel calcio, si sono sentiti onnipotenti di farla franca. Ce l'ho anche con la rettrice, con gli esaminatori: come si fa ad essere così deficienti? Ma, se glielo domandava il Livorno o l'Empoli, l'avrebbero fatto? No, ma tutti coloro che occupano posti sono juventini. Quando la Juve ha chiesto il favore, si sono subito messi subito a disposizione. Suarez ci ha messo 10 minuti ad imparare l'italiano.".

"Derby? Sicuro vince la Juve"

L'ex centrocampista del Torino ha poi parlato anche del Napoli e del suo allenatore, Gattuso: "Ha una rosa difficile da gestire, con tanta competitività. Quando si crea la competizione ci sono problemi e quando le cose vanno male, ci sono le rimostranze di chi gioca meno o non gioca affatto. L'allenatore perde, allora, la calma. Bisogna che Gattuso gestisca tutto con l'aiuto del presidente e dei calciatori più intelligenti. Quando non li fai giocare ti mettono il muso, non si allenano bene. Bisogna avere una società fortissima alle spalle che facciano sentire la voce della società.". Sul derby di domani tra Juventus e Torino: "Sicuro vince la Juve. Vorrei tanto che vincesse il Toro, ma la qualità non c'è.". Infine un pensiero su Maradona: "Diego ci ha divertiti, ma Pelé era più forte per me, pensiero mio. Sono stati due grandissimi: Diego ha preso la sua vita a morsi, non potevi guidarlo. Bisognava lasciarlo libero. Diego ha fatto male solo a se stesso: sono certo che non ha rimpianto nulla di quello che ha fatto".


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