Ronaldo e la rabbia per la panchina in Juve-Lazio: il retroscena

L'attaccante portoghese non ha gradito la scelta di Pirlo di tenerlo a riposo in vista del big match di Champions contro il Porto
Ronaldo e la rabbia per la panchina in Juve-Lazio: il retroscena© Juventus FC via Getty Images
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Ronaldo in panchina. A sorpresa, Cristiano non è partito tra i titolari contro la Lazio. Anche il fenomeno è umano e ha bisogno di riposare. Così Andrea Pirlo ha deciso di risparmiare il fenomeno in vista della sfida con il Porto che vale la stagione in Champions League, facendo storcere il naso a CR7, notoriamente poco avvezzo al turnover e a non giocare. Prima l’Europa, insomma, nonostante alla vigilia il tecnico avesse assicurato di non privilegiare la coppa. Nonostante un attacco con poche alternative. Nonostante quello con i biancocelesti fosse uno snodo fondamentale per tenere vive le speranze di rimonta sull’Inter. «Era pronto ma visto che giochiamo tante partite l’allenatore, di comune accordo con il calciatore, ha scelto la strategia migliore» ha spiegato il direttore dell’area tecnica, Fabio Paratici. Andrea Pirlo conferma: «Con Cristiano ci siamo messi d’accordo in settimana perché veniva da tante partite consecutive e aveva bisogno di riposare, era già in programma tra noi». [...]

Cristiano Ronaldo e il malumore per la panchina contro la Lazio

Così avrà pensato il Maestro, anche se la sua scelta ha animato le ore che hanno preceduto il match. Dopo la rifinitura di ieri mattina, infatti, erano esplosi rumors relativi ad un problema fisico accusato da CR7. Niente di tutto ciò. In realtà, semplicemente Ronaldo era affaticato, non al massimo, tanto che Pirlo ha deciso di risparmiarlo. Terza panchina della stagione, quindi, per il portoghese dopo quelle contro Spezia (al rientro dallo stop per il Covid) e Genoa in coppa Italia. La decisione non sarebbe stata presa con felicità (eufemismo) da parte di Cris, che non ama entrare nel turnover, soprattutto in una serata fondamentale come quella di ieri e contro un grande avversario. Il fenomeno ha storto il naso ma alla fine si è convinto, capendo la necessità di gestire le energie, soprattutto in ottica di lungo periodo con un calendario così compresso, che non ammette pause. 

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