Paratici: "Pirlo e Cristiano Ronaldo restano, la Juve non cambia"

Dopo la pesante sconfitta con il Benevento è il dirigente bianconero ad intervenire per primo: "Abbiamo una programmazione, non è una partita che sposta le nostre idee"
Paratici: "Pirlo e Cristiano Ronaldo restano, la Juve non cambia"© ANSA
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TORINO - Un ko pesante che allontana con molte probabilità la Juventus dalla conquista del decimo scudetto consecutivo. L'1-0 rifilato dal Benevento di Inzaghi alla formazione di Andrea Pirlo simboleggia sicuramente il momento più difficile della giovane carriere del tecnico bianconero. Al termine della partita, ai microfoni di Sky Sport, il primo a presentarsi però non è l'alllenatore, ma il ds Fabio Paratici che commenta così: "Si può star qui tre giorni cercando di capire il motivo per il quale abbiamo giocato questa partita. Ci sarebbero tanti aspetti da analizzare ma questo lo faremo in queste due settimane. Ci sarà tempo per pensare a tutte le cose, resta il fatto che la prova non è stata alla nostra altezza. Non è stata una partita imprevista, la mia presenza qui è per sottolineare il fatto che in questi anni abbiamo dato gioie ai tifosi ma oggi diamo un’amarezza. Abbiamo giocato una brutta gara. Il campionato va avanti, dobbiamo mettere giù la testa, capire gli errori e migliorare". Deluso anche Cristiano Ronaldo che potrebbe tornare a Madrid: "Parole Zidane? La linea della Juve è questa. Abbiamo Ronaldo, il migliore al mondo e ce lo teniamo stretto"

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Paratici: "La parole transizione non esiste alla Juve"

Una partita caratterizzata dagli episodi, resta il dubbio per un contatto su Chiesa: "Non voglio commentarlo, non ci interessa commentare gli episodi. Le gare vanno analizzate escludendo gli episodi se no condizionano la valutazione. Non l’ho nemmeno rivisto, mi sembrava fallo ma non voglio dire nulla". Un risultato che potrebbe cambiare il futuro, non sembra d'accordo Paratici che aggiunge: "Abbiamo una programmazione, non è una partita che sposta le nostre idee. Andiamo avanti per la nostra strada, sia per i giocatori che per l’allenatore. La linea continua, siamo molti contenti di quello che stiamo facendo, che abbiamo fatto e continueremo su questa strada. Noi non eravamo insoddisfatti degli allenatori precedenti. Ci sono state motivazioni differenti per cui abbiamo cambiato, questo è quanto. Non è una vittoria o una sconfitta a determinare la linea di un club. Quando hai le idee chiare di dove vuoi arrivare devi seguire la linea. Si vedrà alla fine se sarà corretta. La parola transizione alla Juventus non esiste: gioca tutte le competizioni per vincere sempre, alcune stagioni vanno meglio, altre peggio, ma la transizione non esiste".

Paratici: "Negli ultimi 9 anni abbiamo cambiato"

"Abbiamo una programmazione, non è una partita che sposta le nostre idee. Andiamo avanti per la nostra strada, sia per i giocatori che per l’allenatore. La linea continua, siamo molti contenti di quello che stiamo facendo, che abbiamo fatto e continueremo su questa strada. Noi non eravamo insoddisfatti degli allenatori precedenti. Ci sono state motivazioni differenti per cui abbiamo cambiato, questo è quanto. Non è una vittoria o una sconfitta a determinare la linea di un club. Quando hai le idee chiare di dove vuoi arrivare devi seguire la linea. Si vedrà alla fine se sarà corretta. La parola transizione alla Juventus non esiste: gioca tutte le competizioni per vincere sempre, alcune stagioni vanno meglio, altre peggio, ma la transizione non esiste", ha concluso il dirigente bianconero.


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