De Ligt chiude al Barcellona: "Felice alla Juve, mi sento a casa"

Il difensore giura amore alla Vecchia Signora: "In bianconero sto come un pesce nell'acqua, è stata una stagione difficile tra infortunio e covid"
3 - Matthijs de Ligt (75 mln)© Juventus FC via Getty Images
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Barcellona? No grazie. Matthijs de Ligt chiude all'ipotesi di un trasferimento in blaugrana e giura amore alla Vecchia Signora. Il difensore olandese parlando ai microfoni di ESPN ha ribadito: "Sono molto felice alla Juve. Mi sento un pesce nell’acqua. Nonostante le prestazioni della squadra siano inferiori, in campo mi sento bene. Mi lascerebbero andare? Ci sono tanti club che hanno problemi di soldi, ma dovreste chiedere al club. Il Barcellona potrebbe essere il prossimo passo ideale? Non lo so. Non ha senso adesso. Non è importante per me. Nessuno si è ancora fatto avanti".

De Ligt pronto per Euro 2020

De Ligt ha chiuso la stagione con i bianconeri mettendo in bacheca una Supercoppa italiana e una Coppa Italia oltre al quarto posto in campionato, cruciale per giocare la prossima Champions League. Ora, però, la testa è a Euro 2020, dove con la sua Olanda sarà impegnata nel Gruppo C con Ucraina, Austria e Macedonia del Nord. Il centrale ex Ajax farà coppia con l'interista De Vrij vista l'assenza di Van Dijk. A proposito dell'intesa con Stefan commenta: "Ho giocato tre partite con lui, due anni fa. È andata bene e fuori dal campo siamo ottimi amici. Penso che ci completiamo bene. Siamo simili, ma anche un po’ diversi".

De Ligt analizza la stagione alla Juve

"È stata una stagione difficile sia fisicamente che mentalmente - ammette l'olandese analizzando l'annata appena conclusa con la Juve -. Una stagione con alti e bassi. Sono stato fuori per tre mesi per l’infortunio alla spalla, poi sono tornato e ho contratto il Covid. Se avessi detto tre settimane fa: ‘Vinceremo la Coppa e conquisteremo un posto per la Champions League’, sarebbe stato bello". Infine sulla situazione Covid e il vaccino: "Non l'ho fatto. Non è obbligatorio. Penso che dovresti occuparti del tuo corpo. Il rischio di infezione c’è sempre, ma cerco di entrare in contatto con il minor numero di persone possibile al di fuori della nazionale olandese".


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