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TORINO - Locatelli è un obbligo. Di riscatto. Il nodo principale da sciogliere per portare Manuel alla Juve sta tutto qui, nella formula dell’operazione. Il gioco delle parti continua. Il Sassuolo chiede appunto la certezza fin dall’inizio dell’acquisto a titolo definitivo del centrocampista, non condizionato dal concretizzarsi di determinati obiettivi sportivi, da parte del bianconeri e del giocatore stesso. Alla Continassa c’è fiducia, nonostante il secondo incontro con la società emiliana non abbia portato ai passi avanti sperati. Il traguardo non appare lontanissimo ma c’è ancora da lavorare approfonditamente perché la prima proposta juventina è stata di un prestito oneroso biennale con obbligo di riscatto condizionato per complessivi 30 milioni, più bonus. Un ammontare totale non coincidente con i 40 milioni richiesti dal Sassuolo.
La Juve dovrà fare un passo verso il Sassuolo
Ecco il secondo scoglio: l’ad neroverde, Giovanni Carnevali, non fa un passo indietro dalla cifra richiesta fin dall’inizio, 40 milioni appunto, forte anche della volontà dell’Arsenal di raggiungere questa quota, con tanto di offerta già presentata. La concorrenza decisa dei Gunners è una minaccia concreta per i bianconeri, che intendono in ogni caso accelerare per arrivare al traguardo in fretta. L’asso nella manica, neanche poi segreto, è proprio Locatelli: la rivelazione azzurra di Euro 2020 ha scelto la Juve e soltanto la Juve. Pur lusingato dall’interesse dell’Arsenal, non vuole andare in Premier League ma competere al top in Italia. La settimana che si apre oggi nelle intenzioni dei protagonisti deve portare alla svolta e il clima costruttivo e i rapporti cordiali tra i club lasciano ben sperare. Certo, la Juve dovrà fare un passo verso il Sassuolo, rimodulando l’offerta in maniera tale che possa soddisfare l’interlocutore. La certezza dell’obbligo di riscatto è il primo passo, a cui si potrebbe aggiungere un aumento dei bonus oppure l’inserimento di una contropartita tecnica. (...)
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