Caso Juve-plusvalenze, la Procura ha fretta

I pm sono convinti che le intercettazioni siano pressoché inequivocabili e spremono i dirigenti: interrogatori a tappeto, istruttoria in tempi brevi
Caso Juve-plusvalenze, la Procura ha fretta© Bartoletti
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TORINO - Prosegue senza sosta l'indagine della Procura di Torino sul caso plusvalenze. Dopo il ds Federico Cherubini e l'ad Maurizio Arrivabene, è stato il turno della convocazione di Paolo Morganti in qualità di persona informata dei fatti: l'attuale head of football operation e in passato segretario del settore giovanile, ha risposto alle domande dei pm per circa un paio d'ore. Ma anche questa deposizione, dopo quelle ben più lunghe di Cherubini (interrogato per quasi dieci ore) e Arrivabene, non avrebbe fornito elementi particolarmente significativi agli inquirenti. Tra i prossimi a essere ascoltati dai pm potrebbe esserci l'avvocato Cesare Gabasio, sempre in qualità di testimone, da gennaio di quest'anno sovrintendente dell'uffi ciale legale bianconero: dovrebbe essere stato lui infatti ad aver parlato di «quella famosa carta che non dovrebbe esistere teoricamente» nell'intercettazione riferita agli stipendi pregressi di Cristiano Ronaldo (...)

 


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