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A 71 anni è morto Paolo Scirea, il fratello maggiore del grande Gaetano, bandiera della Juve e della Nazionale. Il decesso è avvenuto ieri per infarto. Paolo Scirea, molto legato all'ex giocatore bianconero, era il presidente della Serenissima, la squadra di Cinisello Balsamo nella quale anche l'ex capitano della Juve tirò i primi calci al pallone.
Gaetano Scirea, quello schianto fatale in Polonia
Gaetano Scirea morì il 3 settembre 1989 nello schianto fatale della sua auto mentre era in missione per la Juve: doveva osservare i prossimi avversari europei della Signora. Il fratello Paolo per 30 anni ha organizzato il Memorial Gaetano Scirea, dedicato proprio al grande campione della storia bianconera. Ogni anno arrivavano allo stadio di Cinisello i più forti under 14 italiani e stranieri, oltre ai big per l'annuale premio. Così Paolo ha tenuta viva la memoria di Gaetano, condividendo con lui la grande passione per il calcio.
Gaetano Scirea, con la Juve ha vinto tutto
Gaetano Scirea è stato uno dei pilastri della Juve di Giovanni Trapattoni che tra gli anni '70 e metà degli anni '80 vinse tutto. Dal 1983 al 1988 è stato capitano bianconero. Con Zoff, Gentile e Cabrini ha formato uno dei quartetti più forti della storia del calcio italiano, laureandosi campione del mondo con la Nazionale di Enzo Bearzot nel 1982 in Spagna. Nel suo palmares ci sono sette scudetti, la Coppa Campioni, la Coppa delle Coppe, la Coppa Uefa, l'Intercontinentale e la Supercoppa europea. Insieme a Cabrini, fu il primo giocatore a conquistare tutte le maggiori competizioni Uefa per club. Per lungo tempo è stato anche il recordman di presenze con la maglia della Juve. Nel 2011 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano.