Soulé: “Il debutto, l'aiuto di Dybala, il pranzo con Ronaldo”

L'intervista a La Capital in cui il 18enne argentino della Juve racconta un 2021 davvero spettacolare per lui
Soulé: “Il debutto, l'aiuto di Dybala, il pranzo con Ronaldo”© Juventus FC via Getty Images
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L'argentino Matias Soulé, 18 anni, ha vissuto un 2021 da sogno: l'esordio in prima squadra con la Juve, la convocazione con la Nazionale argentina, insomma i primi passi nel grande calcio. Il giocatore ha raccontato e si è raccontato tutto in un'intervista a La Capital di Mar de la Plata. E sono emersi anche diversi aneddoti interessanti. “Tutto quello che è successo nel 2021 è stato incredibile”.

Soulé: “Il debutto con la Juve? Lo sognavo fin da piccolo”

Aggregato alla prima squadra, Soulè ha provato l'emozione del debutto: “A metà anno sono andato ad allenarmi con i più grandi. Poi è arrivato il debutto, qualcosa che sognavo sin da quando ero piccolo. E ancora di più in un club come la Juve, uno dei primi cinque al mondo. Poi c'è stata la convocazione in Nazionale: tutto incredibile. È stato tutto velocissimo, non me l'aspettavo. Ma voglio sempre di più, non sono soddisfatto. So di non aver ottenuto ancora nulla, ma quello che ho fatto mi è piaciuto al massimo”. È stato indolore il passaggio dall'Under 19 all'Under 23 e poi con i grandi del calcio mondiale: “Mi sono sentito molto bene. Ovviamente giocare con l'Under 19 e con l'Under 23 non è come farlo in serie A. Ma mi sono adattato abbastanza bene. Mi sono anche abituato velocemente all'Italia, dove non si gioca lo stesso calcio che in Argentina. Qui si gioca un calcio più tattico, ho imparato a muovermi senza palla e a difendere. In Under 23 mi allena Lamberto Zauli che ha giocato nella mia posizione e mi aiuta molto”.

Soulé: “Dybala è un genio in tutti i sensi”

Ha un modello vicino a sé, Matias Soulé, ovvero il connazionale Paulo Dybala: “E' un genio in tutti i sensi, fuori e dentro al campo. Mi ha aiutato nelle prime trasferte, come Bentancur o Morata che parlano spagnolo. Mi sono integrato bene: giochiamo alla playstation, usciamo”. Ha avuto vicino a sé anche Cristiano Ronaldo: “Dopo l'allenamento, a pranzo, una volta sono stato con lui e Dybala. Abbiamo parlato molto, Cr7 parla bene lo spagnolo. A un certo punto se ne sono andati tutti e lui è rimasto con me e altri due ragazzi, uno spagnolo e uno uruguayano. Rideva insieme a noi. Nonostante sia una stella, nei rapporti personali è una persona normale. Non potevamo credere di stare così bene con lui. Lo stesso è con Paulo”. Ronaldo ha dato anche suggerimenti: “Ci ha spiegato cosa ha fatto quando ha cominciato, quanto gli è costato. Ci ha detto cosa ha fatto con i suoi primi stipendi, che ha risparmiato”.

Soulé: “Spero di rimanere a lungo alla Juve”

L'argentino ha un contratto con la Juve fino al 2026 e dice: “Spero di restare qui il più a lungo possibile. Mi ha colpito tutto di questo mondo: l'organizzazione, la struttura, sono cose di un altro livello. È un privilegio essere in un club così grande. Ho anche imparato abbastanza bene la lingua italiana, anche se a volte mi confondo”. L'esordio il 30 novembre: “Contro la Salernitana. Quando Allegri mi ha chiamato per entrare sono impazzito, poi ho cercato di godermela. Ho potuto vedere da vicino il rigore calciato da Dybala, peccato che l'abbia sbagliato”. Contro il Venezia, ha 'rubato' una punizione a Cuadrado a 5' dalla fine: “E' stato Allegri a urlare dalla panchina 'Soulé, Soulé'. Voleva che battessi io. Così mi sono avvicinato, ovviamente senza paura. Poi Bonucci si è avvicinato a Cuadrado e gli ha detto di lasciarmi calciare, così ho fatto anche io. Peccato solo aver sbattuto contro la barriera”. C'è stato un altro esordio, convocato con l'Argentina dei grandi: “Mi sono presentato, ho bevuto mate con Dybala. È andato tutto bene. Quando Messi mi ha salutato, ho detto: non mi laverò più le mani. Ho fatto una partita a ping ping contro di lui”.


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