“Morata è diventato fondamentale”

Le riflessioni degli spagnoli di As sull'importanza che l'attaccante iberico ha nella Juve da quando Allegri ha varato il nuovo tridente con Dybala e Vlahovic
Morata© Juventus FC via Getty Images
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A gennaio aveva la valigia in mano, per Xavi era l'attaccante preferito e ha fatto il possibile per portarlo a Barcellona. Poi, però, è arrivato l'infortunio di Chiesa e l'Atletico Madrid ha detto no al trasferimento del giocatore a una diretta concorrente come quella azulgrana. I capricci del mercato hanno fatto sì che Alvaro Morata rimanesse alla Juve dove, ora, sta sfruttando le sue possibilità. Secondo As, Allegri ha trovato il suo Mandzukic 2.0, un numero nove che adesso sfrutta le sue doti di sacrificio per giocare sulla fascia.

Morata: nel tridente è l'uomo di sacrificio

Morata è colui che più di Vlahovic e Dybala fa il lavoro sporco nel tridente della Juve. Prima dell'arrivo del serbo, comunque, già era spesso titolare. Aveva segnato contro il Napoli all'andata, aveva fornito l'assist contro l'Inter, anche se poi la Supercoppa era finita ai nerazzurri. Spesso, è vero, è anche entrato dalla panchina, ma Allegri non ha mai esitato a concedergli minuti. Insomma, il tecnico vedeva lo spagnolo già prima di varare il nuovo tridente. Nella Juve 2.0, ha segnato in Coppa Italia contro la Sampdoria, contro il Verona aveva giocato il primo incontro sulla fascia: 83 minuti con assist a Zakaria. Con l'Atalanta, invece, non sono bastati 86 minuti per trovare gol o assist, stessa cosa per Dybala e Vlahovic. Ma pure contro i bergamaschi, Morata si è meritato gli applausi per essere entrato frequentemente nelle azioni d'attacco. E già prima che iniziasse l'incontro, il vice presidente della Juve Pavel Nedved lo aveva elogiato, parlando di un calciatore importante per la squadra, uno che si sacrifica ed è fondamentale per il tridente. A questo punto, in estate, i giochi sono di nuovo riaperti: la Juve lo riscatterà dall'Atletico Madrid?


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