La stagione del Tottenham ha vissuto diverse tappe. E diverse svolte. La più importante è coincisa sicuramente con l’arrivo in panchina di Antonio Conte al posto di Nuno Espirito Santo, “scommessa” estiva del presidente Levy e dell’allora direttore sportivo Steve Hitchen, ma fallita alla prova dei risultati.
La rinascita del Tottenham "alla juventina"
Conte è riuscito a riportare gli Spurs in lotta per la zona Champions League, obiettivo minimo della stagione, nonostante qualche alto e basso di troppo, ma nelle ultime settimane il rendimento della squadra è tornato su livelli d’eccellenza, anche grazie agli innesti portati dal mercato di gennaio, ovvero Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski dalla Juventus.
Il Tottenham e il freddo addio a Steve Hitchen
La terza svolta nell’annata degli Spurs, almeno secondo quanto riportato dal ‘Times’, è coincisa con le dimissioni dello stesso Hitchen, fatte arrivare alla società a inizio febbraio, ovvero proprio poco dopo la fine del mercato invernale condotto dal nuovo responsabile dell’area tecnica Fabio Paratici. In carica dal 2017, Hitchen è stato congedato dal Tottenham con un freddo ringraziamento sul sito ufficiale. Una scelta che secondo il quotidiano inglese riflette la rottura in essere già da tempo tra il dirigente e la società e la totale apertura di credito concessa a Paratici.
Bentancur e Kulusevski, le "speranze" degli Spurs
Così il rendimento di Bentancur e soprattutto di Kulusevski hanno smentito anche gli scettici e coloro che ritenevano “di comodo” le scelte di Paratici di iniziare a fare mercato attingendo al proprio ex club, dove aveva lavorato per undici stagioni. Quelle che sembravano scelte dettate dalla "disperazione" si sono invece trasformate in “speranze”. Le stesse che società e tifosi nutrono in vista della prossima estate, quando il Tottenham e il suo nuovo ds dovranno provare a pescare anche in altri club. Nella speranza di poter utilizzare anche gli incassi della qualificazione alla Champions League.