Juve, numeri contraddittori in Champions: Allegri primo imputato sui social

Bianconeri eliminati nonostante sei primi tempi su otto chiusi senza gol al passivo. Il tecnico livornese finisce sotto accusa per le tardive sostituzioni nella ripresa
Juve, numeri contraddittori in Champions: Allegri primo imputato sui social© LAPRESSE
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La Juventus saluta la Champions League per la terza volta consecutiva al primo ostacolo della fase ad eliminazione diretta. Dopo Lione e Porto è il Villarreal a sbarrare la strada ai bianconeri e i rimpianti per essersi fermati di fronte a tre squadre dalla consolidata caratura internazionale, ma non certo appartenenti all’élite dei top club del continente va di pari passo con il poco che può essere salvato nella notte del naufragio contro il Submarino Amarillo.

Juve, eguagliata la peggior sconfitta casalinga di sempre in Champions

Detto che la terza eliminazione di fila agli ottavi rappresenta lo stesso numero di stop a questo livello della manifestazione nelle precedenti 10 partecipazioni della Juventus al torneo, il rovescio per 3-0 ha eguagliato le due peggiori sconfitte casalinghe nella storia bianconera in Champions come gol di scarto, quella dell’aprile 2018 nell’andata dei quarti contro il Real Madrid, che si era imposto con lo stesso punteggio, e l’1-4 contro il Bayern nella fase a gironi dell'edizione 2009-2010.

Juve, addio alla Champions con sei clean sheets su otto nei primi tempi

Alla Juve non è quindi bastato chiudere senza gol al passivo la sesta partita sulle otto disputate in stagione in Champions, proprio quante il Villarreal. Solo l’Inter con sette clean sheets su otto ha fatto meglio. Si può quindi dire che, ancora una volta, il calcio italiano abbia mostrato solidità in fase difensiva in Europa, al netto del crollo più mentale che fisico o tattico subito dalla Juve nei minuti finali della gara contro gli spagnoli, deludendo invece in fase realizzativa, nonostante i nove tiri scagliati dai bianconeri nel primo tempo verso la porta di Rulli rappresentino il secondo miglior bottino stagionale in Champions, peggio solo dei 13 nella prima frazione della gara interna contro lo Zenit dello scorso novembre.

Emery cambia, Allegri no: la Juve saluta l'Europa

Alla Juve è quindi mancata anche la fortuna, pensando al palo colpito nel primo tempo da Dusan Vlahovic, il terzo della stagione per i bianconeri in Champions dopo i due proprio nella già citata gara contro lo Zenit. Ma, forse, a fare difetto alla squadra di Allegri è stato il coraggio nella parte cruciale del match, il cuore della ripresa, quando la furia mostrata dalla Juve nel primo tempo si era spenta e la gara si era complicata sul piano tattico, andando sui binari preferiti dal Villarreal.

Juve eliminata dalla Champions, Allegri a processo sui social

Emery ha piazzato proprio in quei minuti le mosse decisive pescando tre uomini dalla panchina, mentre Allegri ha effettuato le prime sostituzioni solo dopo il rigore di Gerard Moreno. Troppo tardi, pensando alle difficoltà che la squadra ha nel produrre gioco e sul piano tattico nel rimontare situazioni di svantaggio. Per questo, pur con qualche eccezione, la delusione dei tifosi della Juve nel post-gara si è rivolta in particolare proprio sulle scelte del tecnico livornese, che nelle cinque precedenti partecipazioni alla Champions alla guida della Juve era stato eliminato agli ottavi solo contro il Bayern nel 2016, raggiungendo due finali (2015 e 2017) e fermandosi altre due volte ai quarti.


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