Inchiesta Juve, il giallo delle carte segrete: cosa stanno cercando i pm

Dopo Dybala, Bernardeschi e Alex Sandro dovrebbe toccare ad Alessandro Lucci, procuratore di Bonucci e Chiellini
Inchiesta Juve, il giallo delle carte segrete: cosa stanno cercando i pm© LAPRESSE
2 min
Tagsjuve

TORINO - Weekend di pausa per i magistrati torinesi impegnati nel nuovo filone dell’inchiesta “Prisma” che si concentra sul taglio di alcune mensilità degli stipendi dei calciatori della Juventus, deciso dal club in accordo con i giocatori nel marzo 2020, dopo lo scoppio della pandemia. Il pool di inquirenti, composto da Marco Gianoglio, Ciro Sartoriello e Mario Bendoni, ha già ascoltato nei giorni scorsi come persone informate dei fatti tre bianconeri, Dybala, Bernardeschi e Alex Sandro, oltre che avvocati e commercialisti di alcuni calciatori. Le audizioni riprenderanno la prossima settimana e, tra gli altri, dovrebbe toccare ad Alessandro Lucci, procuratore di Bonucci e Cuadrado, mentre il 2 aprile i magistrati saranno in trasferta a Roma per ascoltare il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.

L'inchiesta e le carte segrete

La Procura torinese sta cercando di fare luce sull’intesa tra club e calciatori per il taglio di quattro mensilità (da marzo a giugno 2020) che aveva generato un risparmio per la società di 90 milioni. Secondo l’accusa, che ha messo sotto la lente i bilanci delle stagioni 2019-20 e 2020-21, non si sarebbe trattato di una rinuncia in toto da parte dei giocatori ma soltanto di un differimento, visto che tre delle quattro mensilità sarebbero state restituite successivamente, per complessivi 67 milioni. Nel bilancio al 30 giugno 2020, però, risulterebbe soltanto l’iscrizione delle riduzione dei costi per 90 milioni. Per la stagione 2020-21, l’intesa sarebbe stata rinegoziata singolarmente e messa nero su bianco attraverso scritture private con i calciatori.

Tutti gli approfondimenti sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video