Processo plusvalenze, il legale della Juve: "Accuse infondate"

L'avvocato bianconero Bellacosa replica alle contestazioni della procura federale: "Costruzione ondivaga". Paratici: "Sono addolorato"
Processo plusvalenze, il legale della Juve: "Accuse infondate"© Juventus FC via Getty Images
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ROMA - È ripreso al Tribunale Federale Nazionale, il processo sportivo sulle plusvalenze gonfiate che vede sotto accusa 11 club e 61 tra dirigenti e amministratori. Oggi è stato il turno, tra gli altri, della difesa della Juventus che ha contestato le accuse della procura federale. Secondo l'avvocato del club bianconero, Maurizio Bellacosa, le contestazioni, oltre a non essere fondate, sono in contrasto con la giurisprudenza penale e sportiva. Il legale della Juve ha sottolineato che gli addebiti si basano su parametri, messi a punto dai consulenti della procura, che non si possono applicare. Secondo Bellacosa, per stabilire che una plusvalenza è fittizia e che quindi sia stato comunicato un dato falso, bisognerebbe avere come riferimento un parametro normativo o tecnico. Nel caso delle valutazioni dei calciatori, però, mancano regole e principi contabili precisi e, a giudizio dei difensori della società bianconera, la procura della Figc ha basato le accuse su una metodica, messa a punto da un team di 8 consulenti, completamente nuova, mai applicata in precedenza e del tutto opinabile. Bellacosa, rispetto alle conclusioni del procuratore, ha parlato di "costruzione ondivaga".

Paratici: "Sono addolorato"

Fabio Paratici, ex dirigente della Juve, per il quale la procura ha chiesto 16 mesi e 10 giorni di inibizione, si è detto "addolorato" dalle contestazioni mosse dall'accusa. Paratici, ora direttore generale del Tottenham, è intervenuto in videoconferenza dall'Italia alla ripresa del processo sportivo e, nel respingere gli addebiti, ha manifestato il proprio dispiacere per la sensazione che dopo 30 anni nel mondo del calcio si sia messo in discussione la sua professionalità e il suo profilo personale. Oltre a Paratici hanno parlato il manager bianconero Federico Cherubini, gli avvocati Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa, e un docente della Bocconi, Lorenzo Pozza, che è entrato nel merito delle accuse criticando la metodica messa a punto dai consulenti della procura federale. 


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