Cobolli Gigli esalta Allegri e stronca Nedved: "Inadatto al ruolo"

L'ex presidente della Juve, intervistato da '1 Station Radio', non risparmia dure critiche all'ex fuoriclasse ceco e auspica l'approdo di Del Piero in dirigenza
Cobolli Gigli esalta Allegri e stronca Nedved: "Inadatto al ruolo"© ANSA
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Intervistato da ‘1 Station Radio’ nel corso della trasmissione '1 Football Club' l’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha espresso come sempre il proprio punto di vista senza peli sulla lingua circa il momento dei bianconeri, freschi di conquista della finale di Coppa Italia, ma ormai estromessi dalla corsa allo scudetto e costretti ad accontentarsi di difendere il quarto posto dagli attacchi di Roma e Fiorentina.

Cobolli vota Allegri: "Teniamocelo stretto"

Cobolli ha iniziato commentando con soddisfazione la prestazione in Coppa contro i viola, cogliendo l’occasione per elogiare l’operato di Max Allegri, che anche dopo il match contro la Fiorentina non ha risparmiato critiche ai giornalisti: "Ho visto una bella partita, con una squadra ben diretta contro una squadra difficile come la Fiorentina. Non sarà stata spettacolare come una partita di Premier League ma Allegri è stato bravo. “Io apprezzo molto Allegri. Per fare l’allenatore, in generale, ci vogliono gli attributi e per farlo alla Juve ancora di più. E’ una persona matura, ha la capacità di non voler fare polemica. Gli altri cercano sempre scuse inimmaginabili, lui è sempre tranquillo e si lascia scivolare tutte le critiche addosso. Il futuro? Ha un contratto di 4 anni, teniamocelo e continuiamo con lui senza criticarlo sempre appena perde una partita. Del resto mandarlo via obbligherebbe a pagargli la buonuscita che sarebbe pesantissima. Contro l’Inter mi aspetto di vedere lo stesso impegno visto in semifinale e che l’allenatore possa usare le stesse ‘strategie’. In campionato purtroppo paghiamo la sconfitta contro l’Inter, dove tutto sommato avevamo giocato bene. Sarebbe bello che il destino ci ‘ripagasse’ con la vittoria in Coppa Italia”.

"Nedved? Se Agnelli lo vuole, se lo tenga..."

Dall’allenatore alla dirigenza il passo è breve e Cobolli non risparmia critiche a Pavel Nedved, giocatore bianconero, ma poco apprezzato come vice-presidente…: “Io ricordo Nedved come uno dei più grandi giocatori mai visti, è stato bellissimo gestirlo, ma adesso credo che ricopra una posizione sbagliata in dirigenza, perchè conosciamo il suo carattere. Evidentemente, il signor Agnelli, lo vuole tenere e se lo tenga. Non possiamo fare altro. Dovrebbe essere dirottato nell’area tecnica, anche se è noto che non gradisca Allegri. Del resto io ho sempre detto che il calo della Juventus è coinciso con due scelte: l’acquisto di Ronaldo e, contestualmente, l’addio di Marotta che non concordava con questo affare. Marotta è un grande dirigente che portava grande qualità alla Juventus, a prescindere o no dalle capacità di Agnelli”. Cobolli ha idee chiare anche sull'ipotetico approdo in dirigenza di Alex Del Piero: “Del Piero ha un solo torto, ovvero l’aver accettato il contratto di rinnovo ‘in bianco’ per 1 milione di euro. Evidentemente Agnelli è permaloso e se l’è legata al dito. Del Piero come Maldini al Milan? Sì, mi sembra una grande idea. Maldini al Milan ha fatto cose grandiose, ben più di quanto mi aspettassi”.

"Plusvalenze? Ne hanno approfittato tutti..."

Chiusura con un parere schietto sull'assoluzione nel processo plusvalenze: “C’è stata una decisione per cui, tutto d’un colpo, si è deciso di voler arrivare ad una valutazione oggettiva del calciatore ma è impossibile. Su questi valori che sono cresciuti, molte società di calcio, hanno cercato di approfittare creando dei guadagni ‘fittizi’. Poi è stato uno strumento utilizzato negli scambi: io valuto il mio 70 milioni anche se poi non incasso nulla. Pjanic-Arthur? Sì, ma non solo. Non ne ha approfittato solo la Juventus. Strumento boomerang? Beh sì, perchè poi non incassi una lira…”.


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