Il brand Juve non dipende più solo dai risultati sportivi, perlomeno non da quelli a breve termine. A dirlo è il nuovo rapporto di Brand Finance, società di consulenza globale per la valutazione del marchio. Nonostante la stagione negativa, infatti, il club bianconero aumenta il valore del suo marchio del 25 per cento, a 705 milioni di euro. Merito sicuramente degli ultimi dieci anni di successi, che ne hanno impreziosito il nome, e dell'arrivo di un'industria vivente come Cristiano Ronaldo.
Juve: è anche il marchio più bravo a influenzare le scelte
La Juve di Andrea Agnelli è un marchio forte: non solo a livello economico, con un peso pari a circa il 30 per cento di tutta l'impresa valore, ma anche quello con maggiore capacità di influenzare scelte e opinioni di tifosi. Viene classificato nel Brand Finance Football 50 2022 con AAA. La sua forza ha favorito il miglioramento delle prospettive di fatturato a inizio 2022 e la riduzione del costo del capitale, quindi anche della riduzione del rischio di investimenti.
Grazie all'incremento di 140 milioni anno su anno, pari al 25 per cento, la Juve è uno dei cinque club a livello mondiale il cui marchio è cresciuto maggiormente nel calcio planetario. Ha anche recuperato e superato del 4,4 per cento il valore che aveva prima del covid. Si conferma dunque all'11esimo posto nel Brand Finance Football 50 2022, riducendo però sensibilmente dalla top ten, il cui ultimo posto è occupato dall'Arsenal, che ha avuto pure un aumento del 18 per cento.
Brand Finance Football 50 2022: Inter 14esima, Milan 17esimo
Le altre italiane in classifica: Inter 14esima, con un rating AAA estremamente forte, Milan con un fortissimo brand AA+, in fortissima crescita e ora al 17esimo posto. A seguire: Napoli 27esimo con un fortissimo brand rating AA-, Roma 29esima con AA. Entrano in classifica quest'anno anche Atalanta e Fiorentina, al 42esimo e al 50esimo posto. La Juve ha rafforzato moltissimo il marchio perché uno dei club più amati e con il maggior numero di tifosi anche in Usa, Cina e Brasile. Ma la Juve si è comportata benissimo anche per qualità dello stadio, percezione della qualità del club, fair play, sponsorizzazioni, attrattività per partner ed emittenti, presenza media dei tifosi allo stadio. Ha perso punti invece negli indicatori di investimento della squadra.