Calciomercato Juve: frenata Morata, no dell'Atletico al prestito bis

A Madrid puntano sulla cessione e aspettano offerte: adesso i bianconeri sono costretti a cercare alternative
JUVENTUS - Morata, 29 anni, attaccante di proprietà dell'Atletico Madrid: diritto di riscatto a 35 milioni; - Chiesa, 24 anni, attaccante di proprietà della Fiorentina: obbligo di riscatto a 40 milioni.© Getty Images
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - Frenata Morata. Il futuro di Alvaro ritorna ad essere un grande interrogativo: la trattativa con l’Atletico Madrid per trattenerlo in bianconero nonostante il mancato riscatto ai 35 milioni pattuiti due anni fa si è nuovamente arenata. Non certo l’evoluzione attesa alla Continassa: la dirigenza della Juve, infatti, confidava che gli ultimi passaggi compiuti con i Colchoneros potessero portare ad una svolta. Magari non in tempi rapidissimi ma in ogni caso tali da consentire di arrivare al traguardo auspicato. Sia dal club, sia dal giocatore.
La posizione del bomber spagnolo, infatti, è chiarissima: vuole la Juve, tanto che ha già rifiutato l’Arsenal, che pure aveva ingolosito la società madrilena con un’offerta da 30 milioni. Proprio questo è il punto: l’Atletico, cosciente dell’incompatibilità tra Morata e il tecnico Simeone, intende monetizzare il più possibile la sua cessione e attende quindi una soluzione che possa portare ad un addio definitivo.

No prestito

Ecco perché si è arrivati, anche in modo inatteso, alla frenata dopo un dialogo tra i club negli ultimi giorni che era sembrato proficuo. Le parti avevano convenuto sulla necessità di trovare una soluzione che potesse soddisfare tutti, considerata la volontà del giocatore e l’intenzione della Juve di puntare ancora su di lui. Dopo la caccia infruttuosa del club bianconero ad uno sconto - l’Atletico dai 35 milioni iniziali era sceso al massimo a 26 milioni, senza concessioni ulteriori -, si era iniziato a ragionare su una formula simile a quella stabilita due anni fa. I bianconeri avrebbero ripreso Morata ancora in prestito oneroso per una stagione al costo di 10 milioni, con un diritto di riscatto per altrettanti 10 milioni la prossima estate. L’unico passaggio da fare per portare al traguardo questa ipotesi era la necessità che Alvaro rinnovasse il contratto con l’Atletico in scadenza nel 2023. E, invece, niente da fare, niente nuovo prestito. Almeno per il momento, i Colchoneros intendono temporeggiare e aspettare che il mercato porti offerte sostanziose e allettanti per una cessione definitiva.  
Morata, quindi, resta tra coloro che sono sospesi: tra tre settimane riparte la stagione della Juve ma, allo stato attuale delle cose, lui non farà parte del gruppo. Alvaro è in vacanza e continua a sperare nell’epilogo più gradito. Si va per le lunghe, in ogni caso, e per i bianconeri il quadro si complica: senza Morata, oltre ad un vice-Vlahovic servirebbe anche un altro attaccante esterno da aggiungere eventualmente a Di Maria (la porta per il Fideo resta aperta).

Vlahovic

E Dusan che fa? Il serbo, completati gli straordinari alla Continassa per ristabilirsi da un problema ai muscoli addominali tendente alla pubalgia, è in ferie e si è confessato al magazine Icon: «Mi dedico al calcio 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Il gol è un qualcosa che mi riempie, mi pervade completamente, quindi, quando non provo questa emozione, dopo la partita mi sento a terra, svuotato. Se segno, invece, mi sembra di volare. Mi sento al settimo cielo. È una specie di carburante e una volta che l’hai provato devi averne ancora, e poi ancora, devi a tutti i costi vivere quell’emozione. È una dipendenza che ti stimola in ogni momento. È ciò per cui vivo».


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