TORINO - De Ligt, la Juve trema. La minaccia proveniente dal mercato si fa sempre più concreta e preoccupante. Real Madrid, Psg, Manchester City, Chelsea, Liverpool, Manchester United, Barcellona: tutti vogliono Matthijs. E’ l’estate dei grandi difensori centrali e lo juventino, naturalmente, fa parte di questa ristretta cerchia di campioni, così anche lui può entrare nel domino che sta per cambiare il volto dei reparti arretrati dei top club del continente. La caccia è aperta e, nel caso dell’olandese, è favorita anche dalla situazione di stallo nel percorso che dovrebbe portare al rinnovo del contratto in scadenza nel 2024. Una base di discussione c’è e allunga l’orizzonte al 2026. Il club bianconero punta a prolungare per un biennio, spalmando però anche lo stipendio del giocatore da 8 milioni più bonus, che lo rende il più pagato della rosa. Parallelamente, però, l’entourage di De Ligt vuole ottenere di limare al ribasso la clausola rescissoria che attualmente ammonta a 125 milioni, destinati a salire l’anno prossimo a 140, una cifra che costituisce un freno alla sua eventuale cessione. Si era ipotizzato un compromesso a quota 70-80 milioni, che sarebbe stato in pratica il prezzo dell’addio, ma la discussione si è arenata anche su questo punto e ora stenta a decollare. D’altra parte è stato lo stesso De Ligt a mandare messaggi chiari, sottolineando come sia concentrato sul «progetto sportivo» e che due quarti posti consecutivi non possono più bastare. «Dovremo fare dei passi avanti»: un segno evidente di come Matthijs voglia vincere.
Timore
Il quadro si è ingarbugliato, insomma, e ora inizia a crescere il timore che si possa anche non arrivare al traguardo del rinnovo. Senza il prolungamento, De Ligt potrebbe fi nire immediatamente sul mercato in modo da realizzare il massimo possibile dalla sua cessione, che al massimo potrebbe avvenire la prossima estate, ad un anno dalla scadenza, a cifre comunque inferiori. Nel caso alla Continassa arrivasse una super off erta, quali sarebbero le conseguenze? Come si comporterebbe la Juve? Certamente ci sarebbe una rifl essione perchè certe cifre non potrebbero passare, specie in una situazione economica diffi cile come quella attuale, in cui il club deve agire all’insegna della sostenibilità del bilancio. Ma soprattutto si aprirebbe una enorme questione tecnica, che si sommerebbe a quella generata dall’addio di Chiellini. La Juve ha già infatti la necessità di trovare un sostituto del capitano di adeguata caratura; se poi dovesse anche pensare a rimpiazzare il suo erede designato - tra l’altro uno degli interpreti del nuovo corso indicati dal presidente Agnelli, insieme a Locatelli, Chiesa e Vlahovic -, allora la questione si complicherebbe oltre modo.
Radar
I radar delle grandi d’Europa sono quindi puntati sulla Continassa per capire l’evoluzione della vicenda. Non manca davvero nessuno all’appello tra chi sogna il colpaccio. A guidare la rosa delle pretendenti all’olandese c’è il Chelsea, forte della volontà della nuova proprietà di condurre una campagna acquisti di alto profi - lo e di sostituire adeguatamente Rüdiger. Accanto ai Blues, ci sono pure Liverpool, Manchester United (pur con meno appeal per la mancata partecipazione alla prossima Champions) e Barcellona (frenato, però, dai problemi economici). L’insidia maggiore arriva però da un terzetto dalle enormi capacità di spesa e con enormi ambizioni: è composto dai campioni d’Europa del Real Madrid, dai campioni d’Inghilterra del ManCity e dal solito Psg che vuole diventare fi nalmente grande. Il pericolo cresce, la Juve trema…