Montero di nuovo alla Juve: “Emozionato di essere tornato a casa”

L'uruguayano allenerà l'Under 19 bianconera: “Voglio una squadra aggressiva, corta e dinamica”. Brambilla guiderà l'Under 23: “Questa esperienza era quella che mi serviva ora”
Montero di nuovo alla Juve: “Emozionato di essere tornato a casa”© Juventus FC via Getty Images
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Paolo Montero si sente di nuovo a casa. Sarà lui a guidare la Juve Under 19 e ammette di essere molto felice: “Sono molto emozionato, contento di esser tornato dopo tanti anni. Ho sempre sentito la Juve come casa mia, è stato il club in cui ho giocato di più nella mia carriera e anche la città mi piace molto, in quanto tranquilla e simile a Montevideo, molto rispettosa. Essere qua un’altra volta e vedere ex compagni come Pessotto è davvero bello, devo ringraziare tutta la dirigenza”.

Montero: “Ora bisogna fare i fatti, niente più scuse”

Il duro della difesa della Juve proverà a esserlo anche con i giovani: “Adesso non ci sono scuse, bisogna fare i fatti e bisogna lavorare. È vero che ho allenato in Sudamerica anche in Serie A, ma dal momento che lì bisogna vendere ci si ritrova spesso con una rosa molto giovane. L’esperienza comunque è sempre la stessa, l’obiettivo dev’essere solo uno: non è facile ma bisogna portare la squadra al suo livello massimo di qualità, pensando di lavorare in funzione della prima squadra”.

Montero: “Voglio una squadra aggressiva”

Ha già in mente come vuole la sua Juve: “È una fortuna essere qua, io non interpreto il calcio come un sacrificio e voglio trasmetterlo. Noi ci allenavamo alla Sisport con un campo solo, qui ci sono dieci spogliatoi, cinque-sei campi bellissimi. Vorrei vivere qua dentro. Mi piacciono le squadre aggressive, corte, dinamiche, con transizioni veloci. Bisogna capire le situazioni, quando si può giocare e quando no, bisogna essere pragmatici e concreti, fare i fatti. E allora cercherò di inculcare le mie idee e collaborare con Brambilla e con mister Allegri che ha più esperienza di me”.

Brambilla: “Venire alla Juve era quello che volevo”

Arriva dall'Atalanta, Brambilla, e guiderà la Juve U23 nella giungla della Lega Pro: “Si respira un’aria buona, son felice. È un’opportunità professionale importante, un onore essere qua. Un motivo d’orgoglio essere stato scelto dalla Juve per portare avanti il progetto dell’Under 23, in cui la società e il presidente credono molto. Sono pronto per dare il mio contributo e per cercare di migliorarlo sempre di più. Visto da fuori questo progetto ha sempre stimolato grande curiosità. Ho visto che negli anni è sempre migliorato, permette ai ragazzi di avere un ulteriore step di crescita. Io in questi anni ho sempre lavorato con i ragazzi, mi piace lavorare con loro. Per quanto mi riguarda, credo sia lo sbocco naturale arrivare in una società che crede in un progetto come questo”.

E ancora: “Una volta terminata la carriera da allenatore ho sempre avuto in testa di partire dai giovani. Ho fatto dodici anni di settore giovanile, partendo dagli Under 15, poi Under 17 e fino all’Under 19. Nell’ultimo anno sentivo l’esigenza di fare qualcosa in più e di entrare nel mondo dei grandi, credo non potesse esserci opportunità migliore di questa”.

Brambilla: “Affronteremo chi si gioca, tra virgolette, la vita”

Aggiunge Brambilla: “I ragazzi sono al centro del lavoro di un allenatore, la formazione del giocatore è la priorità. Poi chiaramente ci sono altre componenti come l’organizzazione e la tattica che bisogna mettere dentro. Fare un campionato di Lega Pro con i ragazzi è sicuramente molto stimolante e impegnativo, perché vanno ad affrontare squadre che si giocano tra virgolette la vita. Per loro è dunque impegnativo e bisogna prepararli nella maniera giusta, ma penso che non ci saranno problemi perché arrivano da un settore giovanile importante come quello della Juve. Sono orgoglioso di esser qua e metterò tutte le mie forze per far bene il prossimo anno”.


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