Superlega-Uefa, scambio di accuse tra legali presso la Corte Europea

A Lussemburgo primo dei due giorni di dibattimento nel processo tra i club "ribelli" e il massimo ente calcistico europeo: è scontro tra gli avvocati
Superlega-Uefa, scambio di accuse tra legali presso la Corte Europea© EPA
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È iniziata presso la sede della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, in Lussemburgo, la due giorni di udienze relative al procedimento davanti alla Corte Ue che vede da una parte Barcellona, Juventus e Real Madrid, ovvero i tre club “superstiti” del progetto iniziale della Superlega e dall’altra la Uefa.

Superlega, il legale attacca la Uefa

Già nel corso del dibattimento di lunedì, di fronte alla giuria di 15 giudici lussemburghesi, non sono mancati i momenti di tensione, con reciproci scambi di accuse tra i rispettivi avvocati. Miguel Odriozola Alen, legale che difende il progetto SuperLega, ha accusato apertamente la politica condotta dall’Uefa, accusata anche di connlitto d’interesse: "Siamo qui in difesa della libertà che fanno dell'Ue un territorio unico al mondo proponendo di lottare contro pratiche antieconomiche".

"La Uefa non vuole rinunciare al proprio monopolio"

"La Uefa ha un conflitto di interessi: non autorizzerà mai un concorrente - il collega Clifford Chance, sempre della parte dei club “ribelli, ha rincarato la dose - La Uefa governa il calcio con il pugno di ferro e non autorizzerà mai alcun progetto che metta a rischio il suo monopolio. Per molti decenni, tutti i tentativi di progetti calcistici alternativi sono stati bloccati dall'inizio dalla Uefa, mentre altri sport si sono sviluppati nel tempo”.

Caso Superlega, sentenza attesa per fine 2022

"Un campionato chiuso riservato riservato ai club più ricchi è incompatibile con il modello sportivo europeo basato sul merito – è stata la replica di Donald Slater, avvocato dell’Uefa - La Superlega è l'esempio perfetto di ciò che conosciamo come cartello". Secondo i rappresentanti dei tre club che sostengono il progetto Superlega, rispetto alle 15 società “fondatrici”, Fifa e Uefa hanno creato una "barriera insormontabile" all’istituzione di un nuovo torneo, in flagrante violazione del diritto della concorrenza. La sentenza sarebbe prevista non prima della fine del 2022.


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