Pagelle Juve-Barcellona: Di Maria show, Bremer annulla Lewandowski. Cuadrado non convince

I migliori e i peggiori della squadra di Allegri nella sfida giocata negli Usa
Pagelle Juve-Barcellona: Di Maria show, Bremer annulla Lewandowski. Cuadrado non convince
Nicola Balice
4 min

La Juve pareggia 2-2 con il Barcellona a Dallas, al termine di un match che fornisce spunti interessanti a Max Allegri. Ancora nessun minuto di gioco né per Dusan Vlahovic, né per Weston McKennie, mentre le attenzioni di tutto il popolo bianconero restano attorno alle condizioni di Paul Pogba sono poi Angel Di Maria e Moise Kean (doppietta) a rubare la scena. Dopo qualche incertezza iniziale in impostazione è positiva anche la prova di Gleison Bremer, uscito però dal campo destando qualche preoccupazione. Interessante l'esperimento di Juan Cuadrado ala sinistra, ma la prova del colombiano è spaccata in due tra quando attacca e quando difende, fatto a fette come Alex Sandro da uno scatenato Ousmane Dembélé, autore della doppietta blaugrana. Questi i top e i flop tra i bianconeri dopo il match con il Barcellona.

I top della Juve

DI MARIA – Semplicemente il migliore della Juve, Allegri lo lascia libero di andare dove vuole e fa bene. L'argentino teoricamente parte da destra nel 4-3-3 bianconero, nei fatti si posiziona spesso e volentieri tre le linee in posizione centrale, proprio dove può fare più male agli avversari. Inventa, corre, non molla di un centimetro. Uno così, a questa Juve, serviva davvero.

KEAN – Meglio, molto meglio rispetto al debutto. Da centravanti puro gli serve qualche minuto per prendere le misure, un po' si nasconde e un po' non viene trovato: è però solo questione di tempo, segna due gol da uomo d'area di rigore, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto. E, soprattutto, non sbaglia.

BREMER – Inizia sbagliando un passaggio che potrebbe costare caro ma non si lascia abbattere, anzi. Ed è in marcatura che dà il meglio di sé, vincendo il duello con un certo Robert Lewandowski durato quasi un'ora. Da valutare le condizioni nelle prossime ore però, uscito com'è dal campo forse un paio di minuti prima del previsto mostrando uno sguardo apparentemente preoccupato.

PERIN – Entra nel secondo tempo, la Juve ha già subito la doppietta di Dembélé. Per due volte, nella stessa azione, viene salvato dalla traversa (prima sulla punizione di Raphinha, poi sul tiro a giro di Ansu Fati). Nei minuti finali però ci vogliono i suoi interventi per consentire alla Juve di difendere il 2-2, decisive le parate su Gavi e Depay.

I flop della Juve

ALEX SANDRO – Il modo in cui Dembélé lo salta per preparare il diagonale del momentaneo 1-0 è la fotografia della versione di Alex Sandro delle ultime stagioni. L'anello debole della difesa bianconera, anche in questa occasione, è stato lui.

CUADRADO – Anche da ala sinistra, quando attacca sa essere incisivo: l'assist per Kean ne è un esempio, ma in generale si è mosso con disinvoltura pure sull'altra fascia. È in fase di non possesso che però è apparso completamente fuori fase, in occasione dei due gol di Dembélé ma anche quando Allegri lo ripropone da terzino destro.


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