L’ennesima prima volta di Di Maria: vuole ripetersi alla Juve

Esordio in A per il fuoriclasse argentino, che ha già collezionato 32 trofei in carriera: ha vinto ovunque e vuole ripetersi qui
L’ennesima prima volta di Di Maria: vuole ripetersi alla Juve© ANSA
Nicola Balice
3 min

TORINO - Una prima volta, ancora una volta. In carriera Angel Di Maria ne ha viste tante, vincendo praticamente tutto in ogni parte del mondo. Sono 32 i trofei conquistati tra Seleccion e squadre di club: ha vinto con la maglia dell'Argentina, del Benfica, del Real Madrid, del Psg, fallendo l'appuntamento con almeno un trofeo solo tra Rosario Central e Manchester United. E ora ci riprova, questa sera ci sarà spazio per un'altra prima volta, l'esordio ufficiale con la maglia della Juve in serie A. Appuntamento che lo vedrà forse per la prima volta, ci risiamo, a 34 anni suonati anche interpretare il ruolo di prima stella assoluta e non solo di co-protagonista o comprimario di lusso: aspettando Paul Pogba e Federico Chiesa, infatti, tocca a Di Maria (insieme a Dusan Vlahovic) prendere per mano una squadra che sta cambiando pelle nel tentativo di tornare a vincere nel minor tempo possibile.

Di Maria, la stella

D'altronde gran parte della prima fase di mercato della Juve è ruotata attorno a lui. Da quando il suo entourage ha bussato (anche) alla porta della Continassa per comunicare la sua disponibilità sul mercato dei parametri zero, infatti, Allegri non ha mai avuto dubbi: voleva Di Maria, a ogni costo. Una corte durata settimane, mesi. Un'attesa che sembrava non terminare mai, mentre Di Maria aspettava una mossa dal Barcellona che non sarebbe arrivata, alla fine ha vinto la determinazione della Juve a metterlo al centro di tutto. Anche se per un solo anno di contratto, anche con il rischio di un'attenzione troppo Mondiale-centrica: in estate è stato comunque già Di Maria a rappresentare uno degli uomini più motivati e in palla, classe superiore alla media, motivato il giusto in questo ruolo di leader subito pronto a diventare punto di riferimento per tutti.

Juve-Sassuolo, così in campo

Anche Allegri ha fatto capire come la Juve dovrà ruotare attorno al genio di Di Maria. Sarà quindi l'argentino a dover inventare per Dusan Vlahovic, con il tecnico bianconero che lascerà El Fideo la libertà di cui necessita per esprimersi al meglio. In un assetto tattico che contro il Sassuolo dovrebbe riportare la Juve al 4-2-3-1, asimmetrico ma non troppo. In porta spazio a Perin, in difesa Danilo, Bonucci, Bremer e De Sciglio (favorito su Alex Sandro), con Zakaria e Locatelli a dare sostanza in mediana, mentre Cuadrado a destra e McKennie a sinistra sono in vantaggio sull'ultimo arrivato Kostic per completare il pacchetto offensivo. A proposito di Kostic, i ritardi burocratici che lo hanno reso disponibile solo a partire da sabato sembrano aver convinto Allegri ad aspettare ancora prima di gettarlo nella mischia da titolare: «È un giocatore che crossa molto bene, con un ottimo controllo di palla, è arrivato solo da due giorni facendo avanti e indietro da Francoforte. Devo ancora decidere, tra lui, McKennie e Cuadrado ne giocheranno due. Sono molto contento, è un calciante, ne trarrà beneficio Vlahovic» ha spiegato il tecnico bianconero.


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