La strategia di Allegri: nove punti per rilanciare la Juve

L’obiettivo del tecnico prima della sosta: ci sono Salernitana, Benfica e Monza da battere
La strategia di Allegri: nove punti per rilanciare la Juve© Juventus FC via Getty Images
Filippo Bonsignore
3 min

TORINO - Salernitana, Benfica, Monza: tre vittorie per rilanciarsi in campionato e in Champions League ed arrivare alla sosta con il sorriso. Massimiliano Allegri chiede alla Juve l’ultimo sforzo del primo ciclo di ferro della stagione. Il calendario non conosce soste, ci sono altre tre partite nello spazio di una settimana, ma i bianconeri hanno una grande occasione per svoltare in entrambe le competizioni. Tre pareggi in cinque giornate hanno lasciato la sensazione della missione incompiuta e qualche dubbio di troppo sul gioco e sull’atteggiamento della squadra. Al debutto in Europa è arrivata una sconfitta che, pur preventivabile al cospetto degli extraterrestri Mbappé-Neymar-Messi, non può non far pensare alle opportunità non sfruttate che avrebbero portato ad una clamorosa rimonta e ad un risultato positivo. Ora non si può fallire. Sulla carta, ma soltanto sulla carta, il calendario della serie A, offre una ghiotta doppia chance da non sprecare, quanto meno per mantenere il ritmo dell’Atalanta capolista e di Napoli e Milan che sono immediatamente dietro. Ci sono quattro punti da recuperare alla Dea e due alla coppia che insegue e che si incrocerà nello scontro diretto della prossima settimana. Nel mezzo c’è lo snodo già decisivo per il cammino continentale: la sfida al Benfica, la partita "da vincere", come ha sentenziato Allegri, per non mettere ancora più in salita la strada verso la qualificazione agli ottavi.

Juve a metà

La missione di fare percorso netto non è certo impossibile, a patto di non lasciare le cose a metà come ha fatto la Juve finora. "Serve continuità nei novanta minuti" ha riassunto infatti Max, rileggendo il trend di questa prima porzione di stagione. I bianconeri, infatti, hanno mostrato due volti: in campionato l’abitudine è di partire forte e poi a tirare il freno a mano, come è accaduto con Roma, Spezia e Fiorentina; con il Paris Saint Germain, invece, la Signora ha subìto per metà gara per poi cambiare volto ed entrare in scena nella ripresa. Ecco la continuità che manca all’interno della partita e che rappresenta il primo step di crescita. Restare una Juve a metà, insomma, alla lunga potrebbe rivelarsi pericoloso. Allegri intende ripartire dal secondo tempo di Parigi per alzare i giri del motore. Ci sarà verosimilmente turnover, impossibile il contrario giocando ogni tre giorni, ma il canovaccio non deve cambiare: coraggio, atteggiamento propositivo, verticalità. Con la certezza Vlahovic, la forte personalità di Paredes e la freschezza di Miretti a fare da propellente. Salernitana, Benfica, Monza: è già il momento di non sbagliare.


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