Bernardeschi: "La Juve mi ha fatto diventare l'uomo e il giocatore che sono"

Intervistato da DAZN l'esterno del Toronto ha ripercorso le tappe salienti della propria carriera ringraziando il club bianconero dove ha militato per cinque stagioni
Bernardeschi: "La Juve mi ha fatto diventare l'uomo e il giocatore che sono"
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Tra i quattro italiani sbarcati in MLS nell’ultima estate, Federico Bernardeschi è quello che ha avuto l’impatto migliore. L’ex di Fiorentina e Juventus è già diventato un idolo dei tifosi del Toronto FC, oltre che un riferimento per i compagni fuori e dentro il campo.

Bernardeschi e il perché della scelta Toronto

Merito anche dell’entusiasmo con il quale il campione di Euro 2020 ha approcciato questa nuova avventura professionale e umana, scelta al termine di un’estate che lo ha visto trasformarsi in un vero e proprio uomo-mercato, come rivelato dallo stesso giocatore in un’intervista rilasciata a DAZN: "Non avrei mai fatto una scelta del genere se prima non fossi venuto a toccare con mano di che realtà si trattava. Due grandissimi club in Italia mi hanno cercato con insistenza, ma mi trovavo a Milano e ho preso un aereo con scritto 'Toronto', non 'Los Angeles' o 'New York': ho deciso di andarci con la mia famiglia così, se fosse uscito qualcosa, avrei usato la scusa della vacanza. Magari tra cinque anni la MLS diventerà il campionato più importante al mondo e a quel punto nessuno mi chiederebbe più se ho fatto un passo indietro o uno in avanti”.

"La Juve mi ha formato e cambiato"

Bernardeschi è poi tornato sui cinque anni trascorsi alla Juventus, pieni di successi, ma fondamentali anche per l’uomo Federico, a livello umano e caratteriale: “Quando entrai nello spogliatoio bianconero avevo 23 anni e di miei coetanei non ce n'erano. C’erano giocatori che avevano vinto la Champions, il Mondiale o tanti campionati, come Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli, Marchisio, Khedira, Mandzukic, Matuidi... Se sono quello che sono oggi è sicuramente in buona parte grazie a quello spogliatoio al quale mi sono approcciato con la mia personalità e il mio carattere, ma anche con grandissimo rispetto".

Bernardeschi e l'impresa ad Euro 2020

Infine un primo bilancio di una carriera che promette ancora di essere lunga, ma che ha già vissuto una gioia forse inavvicinabile: “Ho giocato in un top club europeo, ho vinto tantissimo e sono campione d'Europa. Con i miei compagni di nazionale abbiamo fatto qualcosa di straordinario, che sarà ricordato nel tempo. Quando mi rivedo bambino partito alla Fiorentina mi chiedo quali sogni avessi e rispondo: quelli che ho realizzato”.


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