Pagelle Juve: buio Vlahovic, crisi Cuadrado

Milik in stato di grazia, gli bastano 4 minuti per trovare il gol del vantaggio. Miretti, alla lunga sta cedendo il passo alle insicurezze dei suoi 19 anni
Pagelle Juve: buio Vlahovic, crisi Cuadrado© Juventus FC via Getty Images

Allegri (all.) 4,5 
La Juve dura sempre poco, troppo poco. Parte forte, passa in vantaggio e poi si scioglie mostrando tutti i propri limiti, uscendo tra i fischi. E ora pure gli ottavi di Champions sembrano lontanissimi. 

Perin 6,5 
Para il parabile, non può nulla sul rigore né sulla respinta a botta sicura di Neres. 

Bremer 5 
Palla al piede c’è ancora molto da rivedere, si divora allo scadere il gol del possibile 2-2. 

Bonucci 6,5 
Cerca di tenere alta la tensione anche nei momenti di difficoltà, centrale nella difesa a tre può mascherare una condizione non ottimale, due super interventi per evitare il gol dell’1-3 quando la Juve fa acqua da tutte le parti. 

Le parole di Bonucci a fine partita

Danilo 5,5 
Prova a limitare i danni, ma balla come ballano tutti. 

Cuadrado 4,5 
In crisi, gli manca sempre lo spunto nel breve per saltare l’uomo, in difficoltà anche quando viene puntato lui. 

De Sciglio (13’ st) 5,5 
Si limita al compitino quando la Juve avrebbe bisogno di qualcosa di più per riprendere la partita. 


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McKennie 5 
Gioca sempre per mancanza di alternative, non riesce a dare un reale contributo. 

Paredes 6 
Tutti i palloni passano da lui, che sa sempre come gestirli ma finisce per predicare nel deserto. Prezioso sulle situazioni di palla inattiva, ma Rafa Silva sembra un problema senza soluzione. 

Miretti 4,5 
Alla lunga sta cedendo il passo alle insicurezze dei suoi 19 anni, suo il fallo da rigore e suoi anche troppi errori in fase di impostazione.

Di Maria (13’ st) 6 
Non sta in piedi, prova a innescarsi quando ha la palla ma di fatto sembra in campo per onor di firma. 

Kostic 5 
Avvio da dimenticare, si perde sempre sul più bello. 

Kean (25’ st) 5,5 
Servivano risposte, il suo primo guizzo finisce sul palo e poi sparisce. 

Milik 6,5 
In stato di grazia, gli bastano 4 minuti per trovare il gol del vantaggio con una perfetta girata di testa. Doveva essere il vice-Vlahovic, ha fatto capire ben presto di poter essere la sua spalla ideale e forse qualcosa di più. Esce lui, ma era il migliore là davanti. 

Fagioli (25’ st) 5,5 
Gettato nella mischia per provare a mettere ordine. 

Vlahovic 4,5 
Là davanti finisce per andare a sbattere contro il muro del Benfica, la porta quasi non la guarda. A guardar la partita a essere sostituito doveva essere lui e non Milik. 


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Allegri (all.) 4,5 
La Juve dura sempre poco, troppo poco. Parte forte, passa in vantaggio e poi si scioglie mostrando tutti i propri limiti, uscendo tra i fischi. E ora pure gli ottavi di Champions sembrano lontanissimi. 

Perin 6,5 
Para il parabile, non può nulla sul rigore né sulla respinta a botta sicura di Neres. 

Bremer 5 
Palla al piede c’è ancora molto da rivedere, si divora allo scadere il gol del possibile 2-2. 

Bonucci 6,5 
Cerca di tenere alta la tensione anche nei momenti di difficoltà, centrale nella difesa a tre può mascherare una condizione non ottimale, due super interventi per evitare il gol dell’1-3 quando la Juve fa acqua da tutte le parti. 

Le parole di Bonucci a fine partita

Danilo 5,5 
Prova a limitare i danni, ma balla come ballano tutti. 

Cuadrado 4,5 
In crisi, gli manca sempre lo spunto nel breve per saltare l’uomo, in difficoltà anche quando viene puntato lui. 

De Sciglio (13’ st) 5,5 
Si limita al compitino quando la Juve avrebbe bisogno di qualcosa di più per riprendere la partita. 


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