La Juve si aggrappa a Vlahovic e Milik

Il polacco segna ma non basta. Il serbo non si sblocca. Contro il Monza Arek non ci sarà. Dusan dovrà trovare forza e gol
La Juve si aggrappa a Vlahovic e Milik© LAPRESSE
Filippo Bonsignore 
3 min

TORINO - Vlahovic-Milik, due facce (diverse) di una crisi. Dov’è finito Dusan? L’interrogativo tormenta il popolo bianconero, scosso dal crollo contro il Benfica che ha pregiudicato, dopo sole due giornate, il cammino in Champions League e, più in generale, dal momento che sta attraversando una Juve che appare in caduta libera. Il bomber si è inceppato, non segna più ma, peggio, non tira più in porta. Zero conclusioni contro i portoghesi. Per fortuna di Allegri, c’è Arek, lui sì in gran forma. Il polacco ha fatto centro di nuovo, anche se la sua rete non è servita ad evitare la nuova caduta. L’attualità complicata della Juve si spiega anche dando uno sguardo all’attacco: Vlahovic, l’uomo dei sogni, non riesce più ad accendere la luce; Milik si sta rivelando l’inattesa scialuppa di salvataggio e sta, piano piano, diventando un punto di riferimento imprescindibile. 

Fari su Vlahovic

Fari, dunque, su DV9. Non può essere il vero Dusan, quello visto contro il Benfica, quello che non tira in porta, salvo il tocco sul gol annullato. Gli indizi che preoccupano, però, sono anche altri: il nervosismo latente mostrato dal talento serbo, che certamente non lesina corsa, impegno e volontà. Che vorrebbe spaccare il mondo, ma non ci riesce, anche perchè la condizione fisica non è ancora al top. E così prevale la frenesia che si traduce in qualche imprecisione di troppo nel palleggio; un aspetto da migliorare, spesso sottolineato da Allegri. Se non riesce ad incidere, Vlahovic si incupisce e non riesce a riemergere. Ma non è solo colpa sua: è la conseguenza di avere alle spalle una squadra che non riesce ad esaltarlo a dovere. La Juve dovrebbe essere “verticale” nelle intenzioni allegriane, proprio per mettersi al servizio di Dusan, ma nella pratica non vi riesce. Così dei 4 gol stagionali, finora, solo uno è arrivato su azione, e tre da calcio piazzato.  

Super Milik

Al contrario di Milik: 3 reti in 6 partite, tutte su azione. Segno che Arek, non certo accolto con i fuochi d’artificio, si è inserito in fretta e bene nei meccanismi bianconeri, anche per le qualità tecniche che fanno dell’ex Marsiglia una sorta di regista offensivo, che arretra, viene incontro a prendere palla, smista il gioco e garantisce un’uscita comoda dalla difesa. È già un punto fermo, il polacco. E la conferma arriva dal labiale di Di Maria, catturato dalle telecamere a fine partita, che sembra chiedere spiegazioni a Milik sulla sua sostituzione nel momento clou della partita. «Perché ti ha cambiato?» è stata la ricostruzione che ha fatto discutere. Ora c’è lo snodo Monza che fa paura: il problema per Allegri è che Milik non ci sarà per squalifica. Vlahovic, che non segna da 4 partite, ci sarà: deve scattare la sua ora. La Juve non può prescindere dal suo uomo dei sogni.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video