Juve e il paradosso Rabiot: ad Allegri serve come l'aria

Era a un passo dal sì al Manchester United, poi rientrato nel progetto: gli infortuni l’hanno fermato, ora è pronto a giocare
Juve e il paradosso Rabiot: ad Allegri serve come l'aria© LAPRESSE
Nicola Balice
3 min

TORINO - Ci sono le categorie, in tutto e a maggior ragione nel calcio. È questo uno dei messaggi lanciati a più riprese da Max Allegri. Così la Juve ha sentito inevitabilmente il peso delle assenze di chi dovrebbe far la differenza. Nomi e cognomi, li ha fatti più volte lo stesso Allegri: Federico Chiesa, Angel Di Maria, Paul Pogba. Ma non è solo una questione di stelle, a influire in questa fase della stagione sono stati anche gli infortuni di quei giocatori comunque fondamentali per sostanza ed equilibri. Tra questi spicca Adrien Rabiot, è lui uno dei simboli in grado di rappresentare al meglio la confusione che sembra avvolgere il progetto bianconero di questa stagione. Perché il centrocampista francese è considerato da Allegri un titolarissimo. Eppure in estate era stato sostanzialmente ceduto dal club bianconero.

Rabiot, torna presto

Andando con ordine, intanto Rabiot torna e per Allegri è già una grande notizia. L'ex Psg è diventato strada facendo fondamentale, a lui non vengono più chiesti quei dieci gol a stagione che probabilmente non avrebbe mai potuto segnare, ma compiti di sostanza molto più nelle sue corde e che lo hanno visto alzare sensibilmente il proprio rendimento dalla parte finale della scorsa stagione in poi. La sua assenza è quindi coincisa con l'esplosione dei problemi della Juve in questa fase, prima una botta alla gamba che lo ha costretto a saltare la gara con la Fiorentina, poi un sovraccarico al soleo che lo ha tagliato fuori dalle gare con Salernitana, Benfica e Monza. Ma ora sta tornando, ha nel mirino la gara con il Bologna proprio come Manuel Locatelli e Alex Sandro: non saranno le stelle di questa Juve, ma Allegri aspetta intanto loro per ripartire. Aspetta soprattutto Rabiot, titolarissimo nonostante passato e futuro.

Juve, il paradosso Rabiot

Per passato e futuro si intende ovviamente la sua posizione sul mercato. Perché la Juve lo aveva effettivamente venduto, per 20 milioni più 2 di bonus, al Manchester United prima che mamma Veronique facesse saltare l’accordo: se avesse detto sì, la Juve di oggi sarebbe con ogni probabilità diversa (magari con un Depay in più e forse un Milik in meno). Ma Allegri avrebbe perso uno dei giocatori di cui ora si fida di più. Nonostante pure il futuro sia ricco di punti interrogativi, perché il contratto è in scadenza e l'ingaggio da 7 milioni netti più bonus fa parte di quelli che alla Continassa potrebbero avere bisogno di rivedere al ribasso nel caso in cui si decidesse di intavolare una complicata trattativa per il rinnovo. Ma ora passato e futuro contano poco, la Juve deve badare al presente e nel presente Rabiot è un punto fermo del piano di Allegri.


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