Juve, Allegri riparte da Vlahovic-Milik e altri nove

Serve uno scatto d’orgoglio e l’allenatore bianconero si affida alle punte
Juve, Allegri riparte da Vlahovic-Milik e altri nove© LAPRESSE
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - Vlahovic, Milik più altri nove. La Juve ripartirà da questa formula che Allegri e tutto il mondo bianconero si augurano sia magica per invertire un trend di risultati che si è fatto preoccupante dopo il tracollo di Monza. I bianconeri hanno toccato il fondo e ora non possono che svoltare, anche perché fare peggio sembra davvero impossibile. Serve uno scatto d’orgoglio e servono soprattutto vittorie, in campionato e in Champions League, per risollevare il gruppo e allontanare la contestazione dei tifosi. Ma servono anche idee per rimettere in moto la macchina ingolfata.

Due punte

Vlahovic e Milik, quindi, come base di (ri)partenza. Non si può che ricominciare dai bomber e dai gol, più che mai necessari. La Juve è ferma a 11 gol in 9 partite stagionali,1,2 di media a gara, non certo una statistica da squadra di vertice. Problema principale: non è il vero Dusan quello visto in tutto il mese di settembre, in cui è rimasto senza segnare e senza sorrisi, avvolto dalla stessa crisi di identità e rendimento che ha travolto la squadra. L’inizio era stato super, con quattro centri nelle prime quattro partite: l’ultimo il 31 agosto contro lo Spezia. DV9 non va in gol da cinque gare, compresa quella con la Fiorentina vissuta interamente e sorprendentemente in panchina. Un digiuno che non è solo dovuto a colpe proprie ma anche alle difficoltà crescenti della Juve, che in teoria dovrebbe essere “verticale” e orientata ad esaltare il suo bomber ma che nella pratica non riesce ad esserlo. Tanto che solo uno dei quattro gol finora è arrivato su azione. Vlahovic però non si discute, resta una certezza e un punto fermo, e ci mancherebbe fosse il contrario. Il mese e mezzo della verità, con le dodici partite dal Bologna alla Lazio che orienteranno il cammino in campionato e in Europa, ricomincia da Dusan. Che non sarà però solo, ma avrà al suo fianco Milik, il partner a sorpresa che si sta rivelando sempre più prezioso. Arek, arrivato tra lo scetticismo generale, si è fatto subito amare dai tifosi con i gol (3 in 6 partite) e si è dimostrato la spalla ideale per il bomber serbo, grazie alle sue qualità che ne fanno una sorta di regista offensivo, che arretra, prende palla e smista il gioco.

Sistema di gioco

In questo momento delicato, il tandem Vlahovic-Milik sembra la via ideale e più sicura per provare a svoltare. Entrambi sono con le rispettive Nazionali durante questa sosta e Allegri auspica di ritrovarli al top per domenica prossima. Puntare su una coppia di attaccanti comporta anche derogare dall’idea del 4-3-3 perseguita da inizio di stagione. La Juve era stata costruita sugli esterni e sul tridente, ma finora non ha funzionato. Avanti con il 3-5-2 o con il 4-4-2, a seconda delle scelte del tecnico e di chi sarà a disposizione. Di Maria sarà squalificato per due giornate e la sua presenza potrà riportare il tridente, anche se il Fideo può fare anche la seconda punta o l’esterno della linea a quattro. Contro il Bologna, Allegri ritroverà Locatelli, Rabiot, Alex Sandro e Szczesny. Chi completerà la formazione? Dipenderà dalle condizioni degli ex infortunati e dei14 giocatori attualmente in giro per il mondo con le varie Nazionali che orienteranno le scelte, anche in relazione al calendario che prevederà partite ogni tre giorni. In difesa, i tre intoccabili sono Danilo, Bonucci e Bremer che possono diventare una linea a quattro con l’aggiunta di Alex Sandro (o De Sciglio). Con il rientro di Locatelli e Rabiot, Max avrà nuovamente abbondanza a centrocampo e potrà ruotarli con Paredes, McKennie e Miretti. Riassunto: Vlahovic, Milik più altri nove.


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