La Juve serba rialza la testa, meglio tardi che mai. Ma ora è vietato fermarsi

La netta vittoria su un Bologna evanescente e incapace di assistere il capocannoniere Arnautovic, è provvidenziale per i bianconeri e per i piani di rimonta di Allegri, adesso a -7 da Napoli e Atalanta. La strada per arrivare a un gioco di qualità è ancora lunga, adesso, però, conta solo recuperare il terreno perduto. Con Bonucci che non deve mai più andare in panchina: con lui in campo, difesa inviolata
La Juve serba rialza la testa, meglio tardi che mai. Ma ora è vietato fermarsi© ANSA
Xavier Jacobelli
2 min

Tre gol, tanti quanti non ne segnava da Ferragosto in una partita sola; tre punti; -7 da Napoli e Atalanta capoliste. E ancora: difesa inviolata, come da un mese non le capitava; Vlahovic, Kostic e Milik sugli scudi insieme con Bonucci che a Monza era stato escluso per scelta tecnica ed è finita come sappiamo. La netta vittoria su un Bologna evanescente, poco propenso alla lotta (la prima e unica ammonizione rossoblù è arrivata allo scadere) e incapace di assistere il capocannoniere Arnautovic non deve illudere che la Grande Crisi sia alle spalle. Eppure, considerati i chiari di luna, è provvidenziale per i bianconeri e per i piani di rimonta di Allegri.

La convinzione di Allegri

Questi sostiene che il suo vero campionato sia iniziato proprio contro i rossoblù ed è convinto che sarà cosi, anche se dietro l'angolo, dopo il Maccabi, spunterà il MIlan che suonerà un'altra musica. Tuttavia, come non prendere atto che la sveglia sia suonata, anche perché, giocare peggio di quanto la Juve aveva giocato a Monza sarebbe stato impossibile.

Il rientro di Alex Sandro, Locatelli e Rabiot è stato positivo, ma sugli scudi sono stati Kostic, Vlahovic (primo gol su azione in campionato dopo trentotto giorni) e Milik, che va a segno ogni 97' da quando ha messo piede a Torino. I due serbi sono tornati dalla Nazionale caricati a pallettoni e si è visto, come si è visto che la formula due attaccanti funzioni.

Juve, ecco cosa è ripreso a funzionare

Guarda caso, è la stessa adottata da Stojkovic per la sua Serbia, dove Mitrovic è il partner di Dusan e il tandem funziona a meraviglia con il sostegno di Kostic. Anche la difesa della Juve ha ripreso a funzionare: non è un caso che a guidarla sia stato Bonucci, autore di una prova impeccabile, nella serata in cui ha raggiunto Roberto Bettega al sesto posto delle presenze bianconere di tutti i tempi (482). A Monza, il capitano era stato escluso per un'incomprensibile "scelta tecnica" e sappiamo com'è andata a finire. In questo caso, repetita non iuvant: per fortuna della Juve, Allegri le ha risparmiato il bis.


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