Juve, al via la rivoluzione: chi resta, chi partirà e chi è in bilico

Di Maria tra infortuni e Qatar non ha convinto, Pogba si vedrà. Per alcuni il ciclo è ormai finito
Nicola Balice
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C’ è una Juve da rifare. Da qui a novembre (e poi da gennaio a giugno), tutti saranno esaminati sotto ogni punto di vista. A tale proposito, la disfatta di Haifa ha rappresentato il segno oltre il quale non si potrà più accettare errori, su questo Andrea Agnelli è stato chiaro con dichiarazioni ufficiali e chiarissimo con il discorso all'interno dello spogliatoio. Sotto esame Max Allegri con il suo staff, sotto esame soprattutto i calciatori, dal primo all'ultimo. Il registro è già pieno di note, questo avvio di stagione ha lasciato il segno, ma è da qui che bisognerà ripartire. C’è chi appare in ogni caso intoccabile. C’è chi dovrà ancora essere valutato realmente. C’è chi invece è già appeso a un filo per diversi motivi. Di sicuro la proprietà non farà sconti: chi non si dimostrerà da Juve, non farà più parte della Juve. Anche se questo vorrà dire registrare complicare ulteriormente il percorso che dovrà portare al pareggio di bilancio partendo dal rosso di 254 milioni del 30 giugno. Insomma, niente alibi per nessuno, lo spogliatoio è nudo.

Chi rischia tra i giocatori della Juve

Se Agnelli è dovuto ricorrere a un termine che non ammette interpretazioni come «vergogna», è perché la misura della sopportazione è colma. Tra i bocciati c’è chi ha già capito che il suo contratto non verrà rinnovato: è il caso di un Alex Sandro disastroso o di un Cuadrado ormai con il serbatoio scarico. Ma anche di Di Maria, forse l’elemento più controverso di questo avvio di stagione: il rosso di Monza, gli infortuni, la testa al Mondiale o magari al rientro in Argentina, doveva essere l’uomo della provvidenza e invece sembra il simbolo di una Juve che non pensa alla Juve. In bilico pure la posizione di Paredes: se dovesse continuare a essere così fuori dal contesto bianconero, anche nel caso in cui scattasse l’obbligo di riscatto dal Psg finirebbe subito sul mercato. Si avvicina anche il riscatto di Kean, lui pure ormai bocciato tra un’ultima occasione e l’altra. Mentre in difesa serve una rifondazione totale, con Bonucci e Rugani a rappresentare una guardia vecchia da cambiare e non una vecchia guardia su cui puntare anche per il futuro.

Quali giocatori resteranno alla Juve

C’è anche chi per vari motivi non sembra in discussione. Il pacchetto di portieri, per esempio, rimane una base di cui fidarsi almeno fino alla scadenza naturale del contratto di Szczesny (2024), mentre Perin è molto più che un semplice secondo. Nonostante le difficoltà, nessun dubbio per ora accompagna l’investimento Bremer, così come piace a tutti Danilo (comunque tra gli scontenti del ritiro). Simbolo di una Juve che funziona è Miretti con gli altri Next Gen. E là davanti Vlahovic, pur avendo reso meno dello sperato, resta il colpo chiave del nuovo corso bianconero, aspettando il ritorno in campo di Chiesa.

Quali giocatori della Juve sono in bilico

Un caso a parte è quello di Rabiot: intoccabile per Allegri, in estate era stato venduto dalla Juve che nel nuovo anno si aspetterà richieste ragionevoli da mamma Veronique per impostare il rinnovo dopo stagioni deludenti. Continuando così, uno come Milik può essere un affare. Sotto esame, tutti gli altri: alcuni non hanno avuto ancora l’opportunità di mettersi in mostra, altri sono stati impiegati pure troppo per assenza di alternative (vedi McKennie e Kostic). Non è piaciuto a nessuno il modo in cui è stato gestito l'infortunio da parte di Pogba, il giudizio però verrà espresso solo quando giocherà. A metà strada uno come Locatelli, arrivato con l’investitura di capitan futuro, poi scivolato nella mediocrità generale: ha tanto mercato e questo può influire.


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