Juve, la crisi è alle spalle: tutti i dati che fanno sperare Allegri

Difesa di ferro, attacco sbloccato e corner come risorsa: la goleada contro l'Empoli è il segnale che i bianconeri sembrano essersi messi alle spalle il momento difficile
Juve, la crisi è alle spalle: tutti i dati che fanno sperare Allegri© Getty Images
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Vedi il Toro e rinasci. Due indizi sono ancora troppo pochi, e non solo perché Agata Christie ci ha insegnato ad aspettare il terzo, che sarebbe peraltro ben più probante sul campo del Benfica reduce dal colpaccio in casa del Porto valso la fuga in campionato, però almeno la tifoseria, più che Max Allegri, ha provato a vedere nel 4-0 all’Empoli un segnale di speranza che la storia possa davvero ripetersi.

La risalita della Juve è iniziata: le similitudini con il 2015

Il sogno inconfessato è di ripetere quella stagione 2015-’16 nella quale, dopo un inizio anche più disastroso di quello di quest’anno, i bianconeri fecero partire proprio dal derby una striscia di 15 vittorie consecutive prodromo poi dello scudetto consecutivo numero 5 della serie di nove tricolori consecutivi, il secondo della prima era Allegri. Del resto anche in quel caso il fondo fu toccato contro una squadra… “verde”, all’epoca il Sassuolo, oggi il Maccabi Haifa. Scherzi e parallelismi a parte schiantare un avversario che aveva messo in difficoltà anche Roma e Milan fa ben sperare l’ambiente bianconero per la rimonta in campionato, che si appoggia anche su numeri che dimostrano come forse il pur deludente primo fetta di campionato non era stata poi così disastrosa.

Juve, è tornata la difesa di ferro

Contro l’Empoli, infatti, la Juve ha infilato il sesto clean sheet della stagione in Serie A: solo la Lazio di Maurizio Sarri, miglior difesa del campionato, ne ha messi in fila tanti e se è vero che, Sassuolo a parte, le squadre tenute a secco sono della medio-bassa classifica (Sampdoria, Spezia, Bologna, Torino ed Empoli), si sa che per mettere le fondamenta a una risalita bisogna partire dal non prenderle, storico marchio allegriano. Non solo difesa, però, perché almeno all’Allianz Stadium, dove Perin e Szczesny hanno subito appena due gol su azione (Abraham e Candreva), la Juve sembra aver recuperato una buona confidenza con il gol, se è vero che quella contro l’Empoli è stata la terza affermazione stagionale in campionato con almeno tre gol di scarto, dopo quelle con Spezia e Bologna. Un dato in significativa controtendenza rispetto alla passata stagione, nella quale la Juventus non era mai riuscita a mettere tre gol da tra sé e le avversarie, fermandosi a nove successi con due gol di scarto.

La Juve riscopre le palle inattive: bianconeri letali da corner

A proposito di goleade e di scarti, era da quasi due anni che la Juventus non vinceva una partita con quattro reti di vantaggio, dal 4-0 di Parma del 19 dicembre 2020. Altro dato non solo simbolico quello che anche contro l’Empoli i bianconeri non hanno sbagliato l’approccio, dato che quello realizzato da Moise Kean all’ottavo minuto è stato il quarto sui 17 totali realizzato dai bianconeri nei primi 10 minuti delle partite, come nessun’altra squadra quest’anno in A. Finora le partenze brucianti erano state firmate da Dusan Vlahovic contro Spezia e Roma e da Arek Milik contro la Fiorentina, ora al gruppo si è unito anche il terzo centravanti della rosa. Attenzione, infine, ai numeri in crescita sui gol da palla inattiva: quattro delle ultime sei reti realizzate dalla Juve in campionato sono arrivate da calcio d’angolo. Sfruttare punizioni e corner per sbloccare partite difficili e in generale far valere la fisicità dei propri giocatori è un altro modo molto efficace per provare a mettersi definitivamente alle spalle i primi due mesi balbettanti di stagione.


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