Juventus
Allegri (all.) 6,5
Non è Juve per palati fini ma efficace e cinica quanto basta per segnare, soffrire e infilare la quinta vittoria di fila, per di più con la porta imbattuta, e per tornare in zona Champions.
Perin 6
Disinnesca subito un tentativo di Lasagna e poi festeggia in serenità il compleanno tra i pali.
Bremer 6,5
Solido e puntuale come spesso gli capita: cemento a presa rapida sulla difesa.
Bonucci 6
Lasagna lo mette in difficoltà in velocità. Il capitano tiene botta e nel finale il suo anticipo su Verdi è decisivo, niente rigore.
Danilo 6,5
Mette il piedone in spaccata per un salvataggio su Djuric. È il jolly che fa bene ovunque sta. Unico rischio: la mano larga che fa gridare al rigore i veronesi.
Cuadrado 6
Il tandem Doig-Kallon non è certo semplice da affrontare per tutta la velocità che sprigiona. Il colombiano risponde con esperienza, aggiungendo tre diagonali difensive fondamentali.
Alex Sandro (34’ st) 5
Tutto in tredici minuti: un giallo e il rosso diretto che Allegri comunque applaude perché salva un potenziale gol.
Fagioli 6
Non è scintillante, ma la crescita passa anche da serate così in cui la concretezza viene prima di tutto.
Miretti (18’ st) 6
Si scambia posizione con Rabiot e va sul centrosinistra a presidiare.
Locatelli 6
Serata di lotta più che di governo e Manuel si adegua al clima. Fa le cose semplici e va anche vicino al gol.
Paredes (18’ st) 5,5
Non è ancora quello vero dopo quattro gare saltate.
Rabiot 6,5
Spacca la partita con l’assist per Kean. Sempre più incisivo e decisivo.
Kostic 6
Non è incontenibile come con l’Inter ma è sempre prezioso.
Milik 6,5
Un tentativo dal limite che avrebbe meritato maggiore fortuna e il tracciante profondo che innesca il vantaggio.
Kean 7
Finalmente Moise. Il gol è lo specchio delle sue qualità ma c’è tanto altro nella sua partita, di nuovo concreta e solida, senza svagatezze.
Di Maria (24’ st) 6
Sfiora il raddoppio con un diagonale al volo.