Juve-Lazio, cioè Juve-Sarri: c'eravamo tanto (mal) sopportati

La supersfida dello Stadium, ultima partita di A nel 2022, ripropone il confronto fra i bianconeri e l'allenatore che diede loro l'ultimo scudetto, ma definì la squadra 'inallenabile' e venne esonerato dopo una sola stagione dal club, che gli impedì di portare a termine il suo progetto tecnico. E quando segnalò Kvaratskhelia (all'epoca, Kvicha giocava nel Sapekhbirto K'iubi Rustavi) non glielo presero
Juve-Lazio, cioè Juve-Sarri: c'eravamo tanto (mal) sopportati© Marco Rosi / Fotonotizia
Xavier Jacobelli
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Juve-Lazio, cioè Juve-Sarri. Domenica sera allo Stadium si giocherà l'ultima partita di Serie A nel 2022 e, di certo, sarà la più intrigante. Non soltanto alla luce della nuova situazione di classifica scaturita dalla quattordicesima giornata (Lazo seconda con 30 punti, a -8 dal Napoli, come il Milan; Juve quarta con 28 punti, a -10 dal Napoli). Il calendario ripropone il confronto fra i bianconeri e l'uomo che diede loro l'ultimo scudetto con due turni d'anticipo (2020), ma venne inopinatamente esonerato dalla società, impedendogli di portare a termine il suo progetto tecnico.

Un vero peccato: il Napoli quando c'era lui e la Lazio oggi dimostrano quanto Sarri semini nella prima stagione e raccolga nella seconda (in Campania anche nella terza). Molte cose sono state dette e scritte sul tumultuoso rapporto fra la Juve e il toscano ingaggiato perché finalmente le desse un bel gioco coniugandolo ai risultati. Ieri sera, nell'etere di Sportitalia, ho incrociato Loris Beoni, già allenatore della Primavera del Napoli ai tempi di Sarri, già membro dello staff di Sarri ai tempi della Juve. Beoni ha escluso che, contrariamente alle malignità propalate all'epoca, i bianconeri non avessero lavorato con estrema professionalità e si è detto convinto che, se Sarri fosse rimasto, il suo disegno tecnico avrebbe avuto successo.

Né la Juve né Sarri medesimo avranno mai la controprova. Rimangono i fatti: lo scudetto; l'eliminazione negli ottavi di Champions per mano del Lione che fece scattare l'esonero; la definizione di "inallenabile", riferita alla Juve e attribuita al suo ex allenatore; il rammarico dei tifosi juventini (e l'imperitura soddisfazione dei napoletani) per l'allora diciottenne attaccante georgiano, segnalato da Sarri al club quando ancora giocava nel Sapekhbirto K'iubi Rustavi, semplicemente Rustavi. Nome e cognome: Kvara Kvaratskhelia. La segnalazione non ebbe successo, ha raccontato Il Messaggero il 14 ottobre scorso. Com'è come non è, ogni volta che Juve e Sarri incrociano le loro strade, il campionato conferma: la loro è una partita che non finisce mai.


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