McKennie: "Incredibile la firma con la Juve. I bagni col ghiaccio con Ronaldo..."

Il centrocampista statunitense ha ripercorso la sua carriera in bianconero alla vigilia dell'esordio mondiale
McKennie: "Incredibile la firma con la Juve. I bagni col ghiaccio con Ronaldo..."© Juventus FC via Getty Images
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Weston McKennie sarà il primo giocatore della Juventus ad esordire ai Mondiali in Qatar, in occasione della partita di lunedì sera degli Stati Uniti contro il Galles. Alla vigilia del debutto iridato, il centrocampista bianconero ha ripercorso la sua carriera in un'intervista a Kwik Goal, svelando alcuni particolari della sua esperienza a Torino.

McKennie: "La firma con la Juve? Il giorno più bello della mia vita"

"È stato incredibile firmare per la Juve. Ero seduto sul divano, a casa, in Germania, stavo per partire per il precampionato con lo Schalke e mi hanno chiamato dicendomi: 'potrebbe esserci un interesse reale' e io non ci potevo credere. Sono salito sull’aereo per andare in Austria dove avevamo il ritiro, poi ero sul bus dopo essere atterrati e mi hanno detto: il coach ti chiamerà. Ma chi, Pirlo? Mi sono seduto con il telefono in mano aspettando la chiamata e pensando solo: oh mio Dio!". 3-4 giorni dopo era tutto fatto, sono tornato in Germania a prendere la mia roba e ho firmato con la Juve il giorno del mio compleanno. Il giorno più bello della mia vita? Sì! Ma anche ricevere una chiamata da Cristiano non è stato male".

McKennie: "Incredibile giocare con Ronaldo"

Il nazionale statunitense ha ricordato anche com'era giocare e allenarsi con Ronaldo: "Incredibile. E' un ragazzo che si diverte a lavorare, gli piace. Ma gli piace anche il tempo fuori, con la famiglia. Ha una maniera diversa di prendersi cura del suo corpo. Tornavamo dalle trasferte magari alle 3 di notte e al mattino dopo ci allenavamo. Gli altri andavano nello spogliatoio, si cambiavano e tornavano a casa. Io odio il bagno col ghiaccio; lui si spogliava, metteva un asciugamano sul collo e andava a fare il bagno con il ghiaccio. Mi diceva: 'vieni con me, ti fa bene, se non vuoi fare 5 minuti, fai 20-30 secondi, stiamo lì e parliamo' e non potevo dirgli di no! Restavamo lì e parlavamo della partita".


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