Juve, Casini: "Nuova calciopoli? Non c'è questo timore"

Il presidente della Lega parla delle vicende bianconere e delle tasse sospese che i club di A devono pagare allo Stato entro dicembre: "I club vogliono farlo in modo ragionevole e rateizzato"
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ROMA - "Il caso Juve? Come Lega non commentiamo, aspettiamo le indagini". Lo ha detto Lorenzo Casini, presidente della Lega calcio di Serie A, durante la presentazione del codice di 'Giustizia sportiva e ordinamento statale' dell'avvocato Viglione al Coni, evento organizzato da Giuffrè Francis Lefebvre. E quando gli viene chiesto se teme una nuova calciopoli Casini risponde così: "Questo timore non c'è, ma dobbiamo vedere cosa succede. In realtà bisognerebbe capire, una volta chiuse le indagini, cos'è successo. Ora è difficile commentare".

Le tasse sospese

Così invece sulle tasse sospese che i club di Serie A devono pagare allo Stato entro dicembre: "Tutti vogliono pagare ma farlo in modo ragionevole e rateizzato, in cinque anni, come la legge prevede. Perché sanzionare delle società per il fatto che lo Stato gli ha consentito di sospendere i pagamenti fiscali? Questo è il punto, non si tratta di aiuti ma di pagare in modo ragionevole". Parlando, infine, della proposta di riforma che la Federcalcio aspetta dalle leghe, Casini ha ribadito che "a metà dicembre la proposta sarà pronta". Poco prima è stato interrotto dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che con ironia ha detto rivolgendosi ai cronisti presenti: "Non gli date retta, è schiavo di Lotito".


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