Perché la Juve ha detto agli azionisti: "A rischio le Coppe e la Serie A"

Nella relazione finanziaria con la quale la società quotata in Borsa informa il mercato sui rischi potenziali, il club bianconero si dichiara "convinto di aver operato nel rispetto delle leggi", ma, riferendosi alle inchieste in corso aggiunge: "Il gruppo è esposto a rischio di sanzioni, esclusione o limitazione all'accesso alle competizioni Uefa in ragione del contenzioso relativo al progetto Superlega", oltre al procedimento aperto il 1° dicembre dall'Uefa in relazione a una presunta violazione del fair play finanziario"
Xavier Jacobelli
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L'analisi della relazione finanziaria con la quale la Juve, società quotata in Borsa, informa il mercato sui rischi potenziali; i rilievi dei revisori dei conti e del collegio sindacale; le possibili conseguenze dell'inchiesta aperta dall'Uefa il primo dicembre scorso per una presunta violazione del fair play finanziario: sono questi i tre nuovi capitoli di giornata del caso che scuote il Sistema Calcio Italia e non soltanto il club bianconero. Il quale, è doveroso sottolinearlo sempre, non perde occasione per rimarcare la correttezza del proprio comportamento. L'ha fatto anche commentando i rilievi di Deloitte: "La Juventus resta convinta di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione e in linea con la prassi internazionale della football industry".
Secondo i revisori dei conti e i sindaci, invece, il bilancio, conforme e redatto sì a norma di legge, non ha conteggiato l'effetto della manovra stipendi al tempo della pandemia: ergo, la perdita d'esercizio al 30 giugno 2022 risulta sovrastimata di 44 milioni di euro e il patrimonio netto sovrastimato di 5 milioni. Tuttavia, il capitolo più delicato riguarda il futuro, in considerazione delle inchieste in corso: "La società rimane esposta a potenziali impatti negativi, anche significativi sulla reputazione nonché sulla situazione economica, patrimoniale. e finanziaria dell'emittente e del gruppo", con i rischi connessi all'ordinamento sportivo e al mancato rispetto dei parametri di Financial Sustainability Uefa e degli indici stabiliti dalla Figc. Per non dire del contenzioso Superlega che espone "il gruppo al rischio di sanzioni, esclusione o limitazione all'accesso alle competizioni Uefa". C'è di più. Nero su bianco si legge: "La Juve potrebbe non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee se in futuro non fosse in grado di rispettare i parametri del fair play Uefa".


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